La sicurezza sulle strade italiane è un tema che sta molto a cuore al Governo, come dimostrano le nuove norme in arrivo per regolamentare l’uso del telefono cellulare alla guida.

Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha approvato un pacchetto di modifiche al Codice della Strada che introduce ulteriori restrizioni all’utilizzo di smartphone e dispositivi elettronici mentre si è al volante. L’obiettivo è quello di limitare i comportamenti di distrazione da parte degli automobilisti, che rappresentano una delle principali cause di incidenti stradali.

Il Governo ha dato il via libera alle nuove norme del Codice della Strada

Le nuove norme arrivano dopo un intenso lavoro portato avanti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha presentato la bozza di riforma lo scorso giugno. Il testo è stato poi discusso e integrato dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni-Province Autonome, che ha licenziato una versione condivisa.

La versione approvata dal Consiglio dei Ministri contiene dunque gli emendamenti suggeriti dalla Conferenza Unificata. Vediamo le principali novità che riguardano l’uso del telefono alla guida.

Multe più salate per chi usa lo smartphone mentre guida

La modifica più importante riguarda l’uso del telefono cellulare mentre si guida: le multe per chi verrà colto sul fatto saranno più salate, con un sistema di sanzioni pecuniarie e amministrative decisamente più severo.

In particolare, è previsto l’innalzamento della decurtazione dei punti patente, che passa da 5 a 8 punti già dalla prima infrazione, fino ad un massimo di 10 punti in caso di recidiva. Anche le sanzioni pecuniarie subiscono un deciso giro di vite: si passa dalla fascia 165-660 euro a quella 422-1.697 euro.

Ma la vera novità è l’introduzione della sospensione della patente di guida da 15 giorni a 2 mesi, applicabile già dalla prima violazione accertata. Per i recidivi che commettono la stessa infrazione entro due anni, oltre alla sospensione fino a 3 mesi, sono previste sanzioni pecuniarie fino a 2.588 euro.

Non solo telefono: la guida distratta è nel mirino del Governo

Va detto che il giro di vite non riguarda solo l’uso dello smartphone, ma tutti quei comportamenti che distraggono alla guida. Il testo mira a scoraggiare l’utilizzo di computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi, che tolgono concentrazione mentre si è al volante. Anche in questi casi, le sanzioni saranno più pesanti.

La stretta serve per arginare un fenomeno purtroppo diffuso sulle strade italiane, dove molti automobilisti continuano ad usare il telefonino anche durante la marcia. Ciò provoca, ovviamente,  pericolose distrazioni, che sono tra le maggiori concause di incidenti, anche mortali. L’obiettivo più ampio è quindi quello di modificare le abitudini degli italiani, spingendoli ad un comportamento più responsabile al volante.

Le altre novità riguardano autovelox, parcheggi per disabili e mezzi pubblici

Il pacchetto di modifiche al Codice della Strada prevede però anche altre novità, volte a migliorare la sicurezza sulle strade. Ad esempio, ci sono nuove regole per l’installazione degli autovelox, che dovranno essere segnalati in modo più trasparente agli automobilisti. Come richiesto dalla Conferenza, sono previsti anche aumenti delle sanzioni per chi parcheggia negli stalli riservati ai disabili oppure nelle aree dedicate al trasporto pubblico.

Sempre su richiesta della Conferenza Stato-Regioni, inoltre, il Governo si è impegnato ad ampliare le strade dove poter realizzare piste ciclabili, misura per incentivare la mobilità dolce. E non mancano interventi a favore dei più piccoli: confermati gli obblighi sui sistemi anti-abbandono per i seggiolini auto, con sanzioni per chi non li utilizza. Previste anche campagne informative sull’uso delle cinture di sicurezza e dei dispositivi di ritenuta per bambini.

Ora l’iter parlamentare per l’approvazione definitiva

Insomma, il Governo dimostra con queste misure di voler dare un giro di vite decisivo sul fronte della sicurezza stradale. Le nuove norme, con le modifiche richieste dalla Conferenza Stato-Regioni, hanno ottenuto il disco verde dal Consiglio dei Ministri nella giornata di oggi. Ora il testo passerà all’esame del Parlamento, dove inizierà il normale iter di approvazione (che partirà a ottobre 2023).

L’auspicio è che le Camere non annacquino la portata innovativa della riforma, che introduce regole più severe – ma necessarie – per limitare i comportamenti scorretti alla guida. La speranza è che le nuove norme, una volta entrate in vigore, riescano a far calare l’incidentalità sulle strade. Ma molto dipenderà dai controlli e dal senso civico degli automobilisti: le leggi da sole non bastano se manca la responsabilizzazione di chi si mette al volante.

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