Google ha da poche ore annunciato tantissime novità per Bard, il proprio chatbot basato sull’intelligenza artificiale, che finalmente arriva in Italia e in italiano, oltre a guadagnare il supporto a tante nuove lingue.
Oltre a questo, sono sei le nuove funzionalità guadagnate dal chatbot che diventa ancora più smart e produttivo. Scopriamo dunque come utilizzare Bard in Italia e tutte le sue novità, annunciate dal colosso di Mountain View attraverso un post sul blog ufficiale The Keyword.
Indice:
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Google Bard arriva in Italia
Nella mattinata di giovedì 13 luglio, Google ha annunciato una grande espansione di Bard, che è ora disponibile in molti più paesi (Brasile e tutta l’Europa) e supporta molte più lingue (oltre 40 tra cui l’italiano).
Per espandere la disponibilità del chatbot in più paesi, il colosso di Mountain View ha mantenuto il proprio approccio ambizioso e responsabile all’intelligenza artificiale, confrontandosi con esperti, legislatori ed enti regolatori per realizzare un prodotto che soddisfacesse le loro aspettative. Big G ha inoltre dichiarato che continuerà ad ascoltare i feedback degli utenti e a proteggere i dati e la privacy delle persone.
Cosa può fare Google Bard in Italia?
Allo stato attuale, in Italia, Google Bard è il classico chatbot (noto anche come intelligenza artificiale conversazionale) che viene continuamente addestrato su una enorme quantità di dati, per risultare informativo, completo e colloquiale agli occhi dell’utente.
In Italia, Bard può essere utilizzato per una varietà di scopi, tra cui:
- Fornire informazioni su argomenti di attualità, storia e cultura italiana.
- Tradurre tra italiano e altre lingue.
- Scrivere diversi tipi di contenuti creativi, come poesie, codice, script, brani musicali, e-mail, lettere, ecc.
- Rispondere alle tue domande in modo informativo, anche se sono aperte, impegnative o strane.
- Aiutare gli utenti con le loro attività quotidiane, come prenotare appuntamenti, fare acquisti o trovare informazioni.










Come usare il chatbot targato Google
È molto semplice utilizzare Google Bard in Italia. Gli ingredienti sono solo due: un browser Web (come Google Chrome) e un account Google. A questo punto, basterà visitare il portale bard.google.com, da smartphone, tablet o PC, accettare i termini per l’utilizzo e iniziare la conversazione.
Verremo accolti da una classica schermata da chatbot (come se fosse un’app di messaggistica), dove Bard si presenta, indica due possibili spunti di conversazione e propone di riprendere, eventualmente, da una chat avviata in precedenza: tutte le sessioni di chat verranno raccolte all’interno di una sezione chiamata “Recenti”.
L’utente può anche scegliere di ascoltare le risposte di Bard premendo l’apposito pulsante con lo speaker. Tramite le “Impostazioni” del menu principale (pulsante hamburger in alto a sinistra), si può passare da tema chiaro e tema scuro.














Da PC il layout risulta leggermente rivisto: ad esempio, i collegamenti alle “Attività di Bard”, agli “Aggiornamenti”, alla “Guida” e alle “Impostazioni” sono accessibili attraverso una barra degli strumenti posta in alto, a fianco dell’avatar dell’account Google.
Per il resto, le funzionalità e il meccanismo di utilizzo sono i medesimi, con la possibilità di scegliere tra tema chiaro e tema scuro, avviare una chat botta e risposta oltre a, eventualmente, ricominciare da zero una conversazione cliccando sul pulsante “+ Nuova chat”.


Le novità di Bard annunciate da Google
Oltre all’espansione in altri paesi e il supporto a tante nuove lingue, Google ha annunciato sei nuove funzionalità, quattro delle quali sono già disponibili in tutte le lingue supportate (mentre la seconda e la sesta sono disponibili esclusivamente in inglese ma verranno presto estese ad altre lingue).
Ascoltare le risposte
Anche se abbiamo anticipato questa funzionalità poco sopra, è a tutti gli effetti una delle novità annunciate da Google per il proprio chatbot. Effettuando un tap (o cliccando) sul pulsante a forma di speaker, è possibile ascoltare le risposte (verrà letto il testo integralmente).
Possibilità di modificare tono e stile di una risposta (solo in inglese per ora)
Bard sta guadagnando una funzionalità già disponibili su molti chatbot concorrenti: nello specifico, l’utente può ora modificare il tono e lo stile delle risposte scegliendo tra cinque possibilità: semplice, lunga, corta, professionale o informale.
Fissare, organizzare e modificare le conversazioni
Passando all’ambito della produttività, la prima delle novità riguarda la possibilità di fissare, organizzare e modificare le conversazioni: in questo modo, sarà possibile, ad esempio, fissare una particolare conversazione, assegnandole un nome particolare per potere capire al volo quale fosse la tematica trattata (altrimenti, tra le recenti, viene mostrato il testo del primo messaggio inviato dall’utente).
Le chat “fissate” verranno conservate nell’apposita sezione “Fissate” presente nel menu principale (subito sopra alla sezione “Recenti“), raggiungibile tramite il pulsante hamburger posto in alto a sinistra (di solito, da PC, il menu è sempre visibile).
Condividere le risposte
Nella parte bassa di ogni risposta fornita da Bard è presente un pulsante di condivisione; questo consente all’utente di esportare la risposta in Google Documenti, creare una bozza in Gmail partendo dalla risposta o creare un link pubblico per la condivisione (e qua l’utente potrà decidere se condividere soltanto domanda e risposta o l’intera chat).
Esportare il codice in Replit
Gli utenti che programmano, sempre più spesso, si appoggiano ai chatbot per ricerche, informazioni, codici di esempio o per ricevere veri e propri aiuti nella stesura di un codice. Lo sa bene Google che ha aggiunto una nuova funzionalità per permettere l’esportazione del codice Python in Replit, oltre che in Google Colab.
Usare le immagini nei prompt (solo in inglese per ora)
Durante il keynote di apertura del Google I/O 2023, il colosso di Mountain View aveva annunciato che presto Bard sarebbe stato in grado di rispondere visivamente, grazie all’arrivo dell’integrazione con Google Lens.
La funzionalità è ora disponibile (purtroppo solo in inglese al momento) e consente agli utenti di ricevere più informazioni su una foto, trovare ispirazione per una didascalia, il tutto caricando un’immagine attraverso il prompt di scrittura all’interno della chat. Ci penserà Bard a fare il resto, analizzando l’immagine grazie alle potenzialità di Lens.
Le aziende, come Google, che sfruttano in maniera massiccia l’intelligenza artificiale corrono veloci. L’arrivo di Bard in Italia porta su un altro livello la sfida con ChatGPT che, nel frattempo, continua a ricevere sempre nuove funzionalità (anche se pare che l’interesse verso il chatbot stia iniziando a scemare).
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