Da oltre cinque anni Google lavora sotto traccia su Fuchsia, un sistema operativo destinato a varie tipologie di dispositivi, ma in particolar modo dedicato ai dispositivi intelligenti della casa. Come vi avevamo anticipato a inizio anno, l’estensione di questo progetto a un numero sempre maggiore di dispositivi era nell’aria, e proprio in queste ore arriva la conferma di ciò. Il dispositivo intelligente Google Nest Hub di seconda generazione sta infatti ricevendo proprio in queste ore – un po’ in sordina – un aggiornamento software che porta il nuovo OS Fuchsia anche su questo dispositivo.

Fuchsia arriva su Nest Hub di seconda generazione, ma quale sarà il suo futuro?

Fuchsia è un sistema operativo sviluppato da Google che ha debuttato nel 2021 con un aggiornamento per lo smart display Nest Hub originale. Successivamente, anche il Nest Hub Max ha adottato Fuchsia, confermando la volontà di Google di puntare su questo nuovo sistema operativo. A differenza di molti altri sistemi operativi, Fuchsia non si basa su Linux e, nonostante il cambiamento radicale nella struttura di base, l’esperienza utente dello smart display è rimasta pressoché inalterata.

Come anticipato in apertura, recentemente Google ha annunciato che il Nest Hub di seconda generazione, lanciato nel 2021 (anno del debutto del nuovo Google Fuchsia) e dotato di un sensore radar Soli per il monitoraggio del sonno, verrà aggiornato al nuovo sistema operativo. Una volta completato questo aggiornamento, tutti e tre gli attuali smart display di Google saranno passati da Cast OS a Fuchsia. Tuttavia, considerando l’imminente lancio del Google Pixel Tablet, un dispositivo alimentato da Android destinato con tutta probabilità a sostituire la serie Nest Hub, la tempistica di questa mossa suscita più di qualche interrogativo. Ad alimentare questi dubbi si aggiunge la decisione di Google di interrompere gli aggiornamenti per tutti gli smart display di terze parti, unitamente a quella di rimuovere alcune app e giochi basati su Assistant dai display Nest Hub nel corso di quest’anno.

Guardando al futuro, Fuchsia potrebbe avere un ruolo chiave nella strategia di Google non solo per gli smart display, ma anche per gli altoparlanti Nest e altri dispositivi, in particolar modo quelli intelligenti. Infatti, Fuchsia è stato progettato come un sistema operativo “general-purpose”, simile a Windows, Linux e macOS, con la possibilità di eseguire applicazioni Linux e Android in modo nativo. L’ecosistema Nest potrebbe rappresentare solo l’inizio e un banco di prova per Fuchsia, prima di estendere il suo utilizzo a una gamma più ampia di dispositivi e applicazioni. Nonostante il poco clamore che sta suscitando da quanto è stato annunciato, il futuro di Fuchsia appare promettente e vale la pena seguire con attenzione gli sviluppi di questo innovativo sistema operativo per capire quali sorprese ci riserva nel prossimo futuro.

Quando sarà disponibile Fuchsia su Nest Hub di seconda generazione?

Come succede spesso quando Google rilascia una novità software, l’aggiornamento sarà distribuito gradualmente, iniziando da una piccola percentuale di utenti iscritti al programma Preview tramite l’app Google Home; dopo un periodo più o meno prolungato di test pubblici, l’aggiornamento dovrebbe essere reso disponibile a un pubblico sempre più ampio. Come era prevedibile dal lancio piuttosto in sordina dell’aggiornamento, Google intende rendere questo passaggio il più discreto possibile, in quanto, sebbene sia cambiata totalmente la struttura portante, non sono previste modifiche significative alle funzionalità del Nest Hub di seconda generazione. Per verificare se il proprio smart display è stato aggiornato, gli utenti possono controllare il numero di versione sia sul dispositivo stesso che sull’app Google Home.

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