In uno scenario di crisi climatica l’Unione Europea si sta muovendo con determinazione per promuovere una crescita sostenibile e rispettosa del pianeta e delle persone, con obiettivi ambiziosi su energia ed economia circolare.

Come spiegato nel nostro approfondimento, a partire dal 2020 una delle discussioni del Parlamento europeo riguarda le batterie, un componente fondamentale per molte delle tecnologie che sfruttiamo ogni giorno, dagli smartphone alle auto elettriche, passando per elettrodomestici, bici e micro mobilità.

Recentemente però ha fatto discutere la parte del nuovo regolamento che se approvato obbligherebbe i produttori di smartphone a prevedere batterie rimovibili e più facili da sostituire, ma oggi apprendiamo che il nuovo regolamento UE sulle batterie non lo prevede in termini concreti.

Il nuovo regolamento UE non obbliga i produttori a utilizzare batterie rimovibili sugli smartphone

Secondo quanto riportato se i produttori di smartphone vogliono continuare a fare affidamento su batterie installate in modo permanente, devono essere in grado di dimostrare almeno l’83% di capacità dopo 500 cicli di ricarica e almeno l’80% dopo 1.000 cicli di ricarica, inoltre questi smartphone devono essere resistenti alla polvere e all’acqua.

Questa direttiva non sembra particolarmente rigorosa e apparentemente lascia molto spazio di manovra ai produttori di smartphone. Con i dispositivi più costosi potrebbe sembrare logico che questi requisiti minimi dovrebbero essere ampiamente soddisfatti già oggi.

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