Il keynote di apertura del Google I/O 2022 è stato una sorta di fiume in piena, con tantissime novità annunciate sia per la parte software che per quella hardware (anticipazioni per i prossimi mesi annesse), ma non sono ancora finite e adesso c’è sotto la lente d’ingrandimento Google Play, con particolare riferimento ai nuovi strumenti e funzioni per sviluppatori funzionali a decisioni più informate, ad un migliore supporto ai propri utenti e al miglioramento della propria attività complessivamente considerata.

Senza ulteriori indugi, andiamo a scoprire tutte le novità più interessanti annunciate dal team di Google, che si rivolgono — come è giusto che sia — alla platea degli sviluppatori.

Google Play SDK index

Non si può non partire da un annuncio tanto importante quanto interessante: il Google Play SDK index è una nuova directory nella quale confluiscono alcuni degli SDK commerciali più popolari sul Google Play Store.

Questo strumento mette insieme diverse informazioni e statistiche utili per gli sviluppatori di app per Android, a partire dal numero di applicazioni facenti uso di ciascun SDK e dai dettagli in merito ai permessi richiesti.

Attraverso questo nuovo programma, il colosso di Mountain View raggiunge l’obiettivo di creare un rapporto più ravvicinato con i provider di SDK, al fine di assicurare che gli stessi rimangano compatibili nel tempo con le policy del Play Store e di tendere una mano agli sviluppatori per aiutarli ad evitare versioni che potrebbero causare problemi con le loro applicazioni.

Cloud Key Management, sicurezza e Privacy Sandbox

Per quanto riguarda i piani per il prossimo futuro, Google Play ha in programma di migrare tutte signing keys delle app a Cloud Key Management, dove verranno custodite in maniera più sicura. In aggiunta a questo, gli sviluppatori avranno la possibilità di passare con cadenza annuale a nuove signing keys da Play Console come semplice precauzione oppure al verificarsi di breach di sicurezza.

A proposito di sicurezza delle app, la nuova Play Integrity API è progettata appositamente per rilevare traffico proveniente da applicazioni piratate oppure modificate o ancora proveniente da dispositivi con root o altrimenti compromessi sotto il profilo della sicurezza.

Nel corso della stessa sessione What’s New in Google Play della conferenza si è fatto riferimento anche alla nuova sezione Sicurezza dei dati del Google Play Store, della quale vi avevamo parlato nei giorni scorsi in un articolo dedicato (gli sviluppatori di app hanno tempo fino al 20 luglio per adeguare le loro applicazioni a tale importante novità), e della prima developer preview di Privacy Sandbox per Android, anch’essa oggetto di trattazione nelle settimane addietro.

Android Vitals e altre novità del Google I/O 2022

È stato annunciato un aggiornamento per lo strumento Android Vitals, usato per statistiche sulle performance delle app: la nuova Developer Reporting API renderà i dati accessibili per analisi personalizzate e altro, Firebase Crashlytics — supportando la nuova API — darà facile accesso a strumenti di analisi di esperienza utente e report sui crash.

Un altro aggiornamento ha toccato lo strumento Copertura e dispositivi, che aggiunge la visualizzazione delle entrate e della loro crescita in riferimento alle app monetizzate. Catalogo dei dispositivi guadagna un nuovo design e soprattutto permette di sapere quali dispositivi facciano uso delle app. La versione più recente di In-app updates permette agli sviluppatori di accorciare i tempi di attesa dal rilascio di una nuova release, da 24 ore a soli 15 minuti, e di informare gli utenti sulle novità degli aggiornamenti con la finestra di dialogo What’s New.

Quanto alla parte commerciale, Google Play sta portando le schede personalizzate dello Store a 50 per app, ciascuna con deep link e dati analitici. Gli sviluppatori hanno accesso immediato ai risultati di Store Listing Experiments, per vedere subito il rendimento delle modifiche. Per semplificare il processo di impostazione e gestione dei deep link, sarà presto disponibile una nuova pagina Play Console che metterà insieme risorse e strumenti di apprendimento.

Altri lavori in corso includono il miglioramento e l’apertura dello strumento LiveOps, che permette agli sviluppatori di promuovere eventi speciali, offerte a tempo limitato e aggiornamenti importanti sul Play Store. I primi partecipanti hanno già riscontrato importanti miglioramenti e il nuovo programma beta aprirà le porte a più sviluppatori. Gli sviluppatori possono anche inserire deep link tramite LiveOps e ottenere dati aggiuntivi sul rendimento degli eventi.

Inoltre, al fine di raggiungere una clientela più ampia, gli sviluppatori possono ora inserire tariffe a partire da 5 centesimi di dollaro o equivalenti in tutti i mercati. Anche per gli abbonamenti c’è un aggiornamento importante: sarà possibile combinare più piani in una singola sottoscrizione senza creare nuovi SKU per ogni combinazione, con una più avanzata possibilità di personalizzazione dei prezzi. Gli sviluppatori potranno persino aggiornare i prezzi per i nuovi abbonati lasciando invariati quelli delle sottoscrizioni già attive. Per gli utenti, il tutto verrà ulteriormente facilitato da una nuova opzione prepagata. Gli sviluppatori possono anche impostare le tempistiche di rinnovo in modo che gli utenti possano occuparsene nella maniera più comoda. Infine, Google Play introduce una nuova In-App Messaging API per dare comunicazione agli utenti di eventuali pagamenti respinti, consentendo loro di rimediare o di impostare un nuovo metodo di pagamento. Tutte queste funzioni sono supportate dalla nuova Play Billing Library 5.0.

Sebbene queste funzioni, prese singolarmente possano non sembrare rivoluzionarie, tutte sommate rappresentano un cambiamento importante per sviluppatori e utenti del Google Play Store.

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