Il Google I/O 2022 è finalmente qui e, come di consueto, anche quest anno il colosso di Mountain View ha illustrato le migliorie apportate al proprio motore di ricerca il quale è ora più avanzato che mai grazie alle multiricerche, annunciate nel mese di aprile, che oggi vanno ad arricchirsi ancora di più. Scopriamo insieme come.

Come ampiamente trattato nel nostro articolo a riguardo, le multisearch, o multiricerche se preferite rimanere alla lingua nostrana, sono quelle ricerche in grado di combinare testo e immagini per affinare i risultati di ricerca al fine di fornire all’utente delle informazioni sempre più precise rispetto a quelle desiderate.

La potenza delle multiricerche si fonda sull’algoritmo alla base di Google Lens le cui ricerche complessive mensili, fa sapere Google, adesso ammontano a ben 8 miliardi. Un numero immenso che solo in parte spiega la necessità intrinseca dell’uomo di interrogare costantemente l’ambiente circostante e la capacità di Big G di rispondere con successo a questi interrogativi.

Le multiricerche locali di Google sono realtà

Le multiricerche ora si fanno ancora più ricche e abbracciano la possibilità di ricercare qualcosa localmente utilizzando la potenza combinata delle ricerche testuali e visive.

Per spiegarci come funziona esattamente questa miglioria e come si integra con l’ambiente circostante, Google porta l’esempio di un piatto di un ristorante visto online e che vorremmo provare.

Grazie alle multiricerche sarà possibile caricare l’immagine (che sia una foto o uno screenshot) dell’oggetto in questione (un capo d’abbigliamento, un oggetto d’arredo o, in questo caso, un piatto di un ristorante) e aggiungere la dicitura “Vicino a me” per visualizzare immediatamente la disponibilità dell’oggetto cercato nei ristoranti o rivenditori locali.

Google Multisearch

Per affinare la ricerca dell’oggetto desiderato, Google utilizza le informazioni dei business locali e i contributi della vastissima comunità di utenti e guide locali su Google Maps in continua crescita. Dunque, più gli utenti posteranno i propri contributi testuali o visivi dei luoghi visitati su Maps, più i risultati di ricerca diverranno affini. Un vero e proprio circolo virtuoso.

La nota dolente è che le multiricerche locali saranno disponibili nei prossimi mesi inizialmente in lingua inglese per poi espandersi in futuro ad altre lingue.

Ricerche visive multiple grazie a Scene Exploration

In futuro le multiricerche puntano ad arricchirsi di una funzione che Google chiama “Scene Exploration” la quale permetterà di inquadrare con la fotocamera l’ambiente circostante portando, di fatto, il riconoscimento visivo di Google (che attualmente si basa su immagini singole) anche alle foto dinamiche e a brevi video.

Questo consentirà, inoltre, di riconoscere e ricercare simultaneamente più oggetti all’interno della stessa immagine riuscendo inoltre a differenziarli in base a determinate singole caratteristiche nonchè a effettuare una scrematura degli oggetti all’interno dell’inquadratura in base a dei filtri selezionati dall’utente come ben dimostrato dalla Gif sottostante che prende a esempio delle barrette di cioccolato su uno scaffale.

Google Scene Exploration

Considerando quanto emerge dai cantieri di Mountain View sembra proprio che le multiricerche siano davvero pronte a rivoluzionare il modo in cui ci interroghiamo sul mondo circostante e interagiamo con esso grazie alla potenza della ricerca Google.

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