Mercato degli smartphone in flessione: i produttori tagliano milioni di ordini

Tanti smartphone

Gli ultimi report tratteggiano il 2022 come un anno non esattamente roseo per il mercato degli smartphone, con un drastico calo della domanda che potrebbe portare pesanti ripercussioni sull’intera industria.

Insomma, mentre il 2021 aveva visto gli smartphone premium ritagliarsi una fetta sempre più grossa del mercato e i dispositivi 5G superare quelli solo 4G, l’anno in corso non sta portando buone notizie al settore.

I produttori di smartphone tagliano 170 milioni di ordini

I report più recenti prendono in esame in modo specifico i produttori di smartphone Android e segnalano come, in conseguenza di una domanda nettamente inferiore, ci siano stati tagli di ordini fino a 170 milioni di unità. La flessione, in ogni caso, non coinvolge soltanto gli OEM del robottino verde: solo pochi giorni fa vi avevamo raccontato di come neppure Apple se la passi troppo bene, tanto da arrivare a tagliare la produzione dei nuovi modelli di iPhone e persino di AirPods.

Tornando al mondo Android, i report segnalano come sia in corso una vera e propria guerra dei prezzi tra MediaTek e Qualcomm, vale a dire i due principali fornitori di chip.

Calo della domanda

Nei giorni scorsi, ad infiammare il dibattito online era stata la notizia secondo la quale i giovani utenti stanno prolungando il ciclo di vita dei propri smartphone, arrivando a tenerli fino a quattro anni prima di cambiarli. Alla base di queste abitudini di acquisto si porrebbero non soltanto i prezzi elevati, ma anche la carenza di innovazioni significative da parte dei produttori di smartphone Android. Caratteristiche, peraltro, ancora più vere se si sposta l’attenzione sugli iPhone di Apple.

Ebbene, secondo il noto analista Ming-Chi Kuo, i principali produttori cinesi di smartphone Android hanno tagliato 170 milioni di ordini quest’anno, ovvero circa il 20% del piano complessivo di spedizioni per il 2022. Non è neppure escluso che nei prossimi mesi si rendano necessarie nuove revisioni al ribasso ove la fiducia dei consumatori continuasse a calare. Il tutto senza dimenticare il solito problema del chip shortage: secondo Skyworks e Qorvo, i tempi di consegna di chip front-end RF ora superano i 6-9 mesi.

La guerra dei prezzi dei chipmaker

Tagli così pesanti non potranno non ripercuotersi sull’intera filiera produttiva, compresi i produttori di chip. A tal riguardo gli ultimi report evidenziano come i produttori Android abbiano chiesto a Qualcomm e MediaTek dei prezzi più bassi per poter stimolare la domanda, secondo gli analisti della Morgan Stanley, i chipmaker sarebbero restii ad assecondare la richiesta, in quanto non ritengono che un taglio dei prezzi dei processori possa davvero determinare una crescita della domanda.

Allo stato attuale, sembra proprio che i produttori di smartphone Android si trovino di fronte ad una situazione di impasse. Lo scenario ritenuto più probabile dagli analisti è che MediaTek e Qualcomm non si piegheranno alla richiesta di tagliare i prezzi dei processori. Neppure questo scenario, comunque, farebbe bene alla ripresa del mercato. Anzi, ove la situazione dovesse peggiorare, con i produttori alla ricerca di processori, i prezzi di questi ultimi potrebbero addirittura salire. Se i tagli agli ordini sono davvero nella misura segnalata da Ming-Chi Kuo, la guerra dei prezzi sembra inevitabile.

Detto questo, a dispetto di una flessione che appare comunque evidente, ci sono ancora milioni di utenti che acquistano smartphone Android e sembra effettivamente sbagliato — o quanto meno prematuro — parlare di un mercato sotto pressione. In ogni caso le motivazioni alla base delle mutate abitudini d’acquisto da parte dei giovani utenti sono quantomai corrette: proprio per via dei prezzi elevati e della carenza di innovazioni di tanti modelli arrivati di recente sul mercato, in un recente video — che trovate qui sotto — vi abbiamo spiegato quali modelli evitare e quali scegliere per non sprecare denaro in acquisti sbagliati.

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Fonte: Mydrivers.com
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