Per gli amanti del robottino verde il mondo del modding è qualcosa di fantastico, ci consente di dare nuova vita a vecchi dispositivi, migliorare le prestazioni, cambiare completamente interfaccia utente aggiungendo varie funzionalità, e tanto altro ancora. Oggi vi parliamo di Amazon Fire TV Stick, dongle per lo streaming che regna sovrano tra i dispositivi di questo tipo, tuttavia a causa del fork di Android installato dal produttore, Fire OS, non tutti potrebbero trovarsi completamente a proprio agio col dispositivo, magari volendone modificare alcuni aspetti; è qui che il modding viene in vostro soccorso grazie al forum di sviluppatori XDA.

È disponibile una versione della LineageOS 18.1 per Amazon Fire TV Stick

Se siete possessori di una Fire TV Stick di terza generazione (nome in codice “sheldonp”), o della sua versione Lite (“sheldon”), e non siete soddisfatti dell’esperienza software con cui il dispositivo viene venduto, da oggi avete la possibilità di installare una ROM basata su Android TV 11, la LineageOS 18.1. Il membro senior del forum, k4yOz, è infatti riuscito a trovare un modo per sbloccare il bootloader del dispositivo (cosa che Amazon non consente di fare normalmente) senza necessità di smontarlo, gli unici requisiti sono avere una versione di Fire OS precedente alla 7.2.7.3 e utilizzare Linux come sistema host; lo sviluppatore è inoltre stato in grado di compilare una apposita versione della TWRP (una delle recovery custom più apprezzate e utilizzate) compatibile con entrambi i dongle.

Una volta eseguite queste operazioni preliminari sarà possibile, grazie al lavoro svolto dallo sviluppatore Rortiz2, installare una versione (non ufficiale) della LineageOS 18.1 basata su Android TV 11; dopo aver eseguito il flash della ROM, lo sviluppatore consiglia di utilizzare una variante ARM delle gapps, questo perché nonostante il processore dei sopracitati modelli di Fire TV sia in grado di funzionare a 64 bit, in realtà Android su questi funziona a 32 bit.

Stando a quanto riportato dallo sviluppatore non ci sono grossi bug che ne inficiano il funzionamento, ma è doveroso fare una precisazione, SELinux è impostato come permissivo: in parole povere, SELinux è un’architettura di sicurezza utile agli sviluppatori che si occupa di definire i controlli di accesso per le applicazioni, i processi e i file in base a dei criteri di sicurezza; in pratica garantisce la sicurezza del sistema controllando che solo gli amministratori abbiano accesso a determinate parti della memoria. Quando questo è impostato su “permissivo” (una delle tre modalità di azione) consente ai malintenzionati di introdursi nel dispositivo, dando per scontato che l’utente medio non sappia nemmeno dove guardare; è un po’ come lasciare la porta di casa aperta durante la notte, non è pericoloso a prescindere, ma facilita il lavoro di eventuali malintenzionati. Ad ogni modo, consci di ciò che comportano questi cambiamenti, se voleste provare con mano vi basta seguire questo link per lo sblocco del bootloader, e quest’altro per la ROM.