Il 5G sta avendo un impatto importante a livello globale, ma l’Italia non brilla

rete 5G

Opensignal è un nome noto ai più per la popolare applicazione di speed test per reti Wi-Fi e di rete mobile, ma è soprattutto una società indipendente di analisi delle reti e nel suo nuovo report ha preso in esame l’impatto globale delle connessioni 5G sull’esperienza di navigazione degli utenti.

Sebbene su scala globale gli effetti dello standard di rete di nuova generazione inizino a farsi notare, l’Italia non brilla nelle varie graduatorie — un dato abbastanza previdibile, visto che solo Vodafone era riuscita a guadagnarsi una menzione nei recenti “Global Mobile Network Experience Awards 2022“ e già sul finire dello scorso anno era stata rimarcata la lentezza delle reti del nostro Paese — e, nel complesso, il lavoro da fare prima di vedere vantaggi più significativi è ancora parecchio.

Impatto 5G: punti salienti del report di Opensignal

Andiamo ad analizzare i passaggi chiave del report di Opensignal sull’impatto del 5G (“5G impact on the global mobile network experience“) redatto da Ian Fogg, VP Analysis, e pubblicato a febbraio 2022.

Siamo finalmente entrati nell’era del 5G, su questo non ci piove, e nel complesso viene osservato un incremento delle velocità medie di download quasi dappertutto. Il discorso vale sia per i mercati fermi al 4G che per quelli già passati al 5G: negli ultimi tre anni, ovvero nel periodo compreso tra il primo trimestre del 2019 (pre-5G) e l’ultimo del 2021, c’è stato un miglioramento della Download Speed Experience e sono 95 su 100 i mercati globali nei quali gli utenti di smartphone hanno potuto beneficiarne.

Proprio per effetto dell’adozione del nuovo standard di rete, le graduatorie globali sono fortemente cambiate. Ad esempio, in questo momento la Corea del Sud svetta su tutti nella classifica della Games Experience, laddove ad inizio 2020 si trovava al decimo posto. Osservando il rovescio della medaglia, i mercati che hanno abbracciato il 5G in ritardo (ad esempio Malesia, Repubblica Ceca e Nuova Zelanda) o dove le frequenze riservate ad uso esclusivo del 5G sono ancora carenti (viene portato l’esempio di Singapore) sono precipitate in basso in classifica. Tra i Paesi che invece hanno colto l’occasione e, di conseguenza sono migliorati tanto, vengono menzionati Finlandia, Arabia Saudita, UAE, UK e Svizzera.

Un traguardo importante che emerge dal report di Opensignal riguarda le velocità medie nazionali che per la prima volta hanno sfondato il muro dei 100 Mbps. Ancora una volta la Corea del Sud merita una menzione d’onore: nel 2019, prima del 5G, aveva una media di 52,4 Mbps, mentre alla fine del 2021 ha messo a referto una velocità media di download di 129,7 Mbps. Anche in altri mercati 5G ancora lontani da queste medie, comunque, gli utenti hanno potuto beneficiare di velocità medie come minimo raddoppiate: la Germania è passata da 22,6 a 48,7 Mbps, le Filippine da 7 a 15,1 Mbps, l’Arabia Saudita da 13,6 a 31,1 Mbps, la Thailandia da 5,7 a 17,4 Mbps.

La top 20 dei mercati globali per Games Experience comprende esclusivamente mercati 5G, tuttavia le prime posizioni non sembrano strettamente legate al 5G: Corea del Sud (88,5 su 100) e Paesi Bassi (85,5 su 100) hanno registrato miglioramenti percentuali non troppo diversi da quelli di mercati 4G.

Parlando di impatto concreto sull’esperienza di navigazione degli utenti, un dato notevole riportato da Opensignal è quello che vede velocità medie di download migliorate nell’ora più lenta (i.e. congestionata) della giornata — in genere dalle 8 pm alle 9 pm — nel 98% dei mercati 5G. Questo upgrade si spiega con l’utilizzo di frequenze dedicate e miglioramenti infrastrutturali.

La conclusione del report di Opensignal potrebbe essere riassunta in poche parole: “il meglio deve ancora venire“. Sì, perché la maggior parte delle attuali reti 5G usano lo standard Release 15, ma ce ne sono di più nuovi e migliori in arrivo e dovrebbero garantire un incremento di velocità anche nei mercati già passati al 5G. Per esempio, con lo standard Release 17 miglioreranno i tempi di risposta; le reti supporteranno molti più dispositivi collegati contemporaneamente; l’affidabilità verrà migliorata.

E l’Italia?

In tutto questo il nostro Paese non si guadagna particolari elogi.

Nella classifica “Download Speed Experience“, l’Italia figura in posizione 41, essendo passata dai 19,9 Mbps del Q1 2019 ai 29,9 Mbps del Q4 2021. L’aumento — di 10 Mbps, 150% — pone il nostro Paese a metà classifica.

Anche nell’ora più congestionata della giornata l’Italia è stata capace di migliorare, passando da una velocità media di download di 13,8 Mbps ad una di 20,3 Mbps, ma meno di tanti altri mercati.

Per maggiori dettagli, trovate il report completo di Opensignal a questo link.

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