Nella serata di ieri, senza troppi preavvisi, Google ha annunciato Android 13 e ne ha rilasciato la prima developer preview, pertanto è già partita la caccia alle novità introdotte — più e meno visibili — e una in particolare attiene a Project Mainline e al futuro degli aggiornamenti di varie parti del sistema operativo Android.

Insomma, dopo avervi illustrato la timeline di rilascio di Android 13 e il suo particolare legame con l’Italia, vediamo adesso qualcosa di più tecnico, che potrebbe sembrare di scarso interesse per gli utenti finali, ma che in realtà si ripercuoterà sulla user experience di tutti.

Android 13 e Project Mainline: più aggiornamenti via Google Play

In sede di annuncio, il VP Dave Burke ha posto l’accento sui cambiamenti più importanti già presenti nella prima developer preview di Android 13, soffermandosi su argomenti centrali come privacy e sicurezza, a cui si ricollegano novità di rilievo come il Selettore di immagini di sistema e i nuovi permessi per il Wi-Fi, ma anche su strumenti rivolti agli sviluppatori, come Quick Settings Placement API, icone a tema e tanto altro.

In mezzo a tutto questo, affrontando l’argomento altrettanto importante della compatibilità delle applicazioni, Burke ha evidenziato come Android 13 segnerà una crescita ulteriore di Project Mainline che, traendo vantaggio dalla natura sempre più modulare del robottino verde, permetterà di far passare un numero crescente di aggiornamenti di sistema da Google Play. La finalità perseguita attraverso questo approccio è quella di assicurare alle app un ambiente più sicuro e coerente su tutti i dispositivi, ma anche quella di offrire più rapidamente nuove funzioni e possibilità agli utenti. Ad esempio, nuove funzioni come il citato Selettore di immagini e OpenJDK 11 potranno arrivare anche sui dispositivi con precedenti versioni di Android grazie all’aggiornamento dei relativi moduli esistenti.

Lo step evolutivo ulteriore con Android 13 è rappresentato dall’aggiunta di nuovi moduli, tra i quali figurano quello Bluetooth e quello Ultra wideband (UWB). In questo modo sempre più elementi essenziali del sistema operativo potranno essere aggiornati separatamente da tutto il resto e in tempi rapidi per tutti gli utenti, senza dover attendere aggiornamenti dell’intero OS.

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