Non è la prima volta che si sente parlare dell’eventuale estensione del canone Rai anche per smartphone e tablet. In una recentissima audizione in commissione di Vigilanza Rai, l’amministratore delegato Carlo Fuortes ha parlato dei gravi problemi derivanti dalla costante perdita delle entrate.

Il canone Rai sta arrivando su smartphone e tablet?

Uno dei quattro punti discussi per “invertire le dinamiche economiche e tentare di avvicinarsi alle best practice europee, senza incidere sulle tasche degli italiani“, vede proprio l’eventuale ampliamento del perimetro di applicazione del canone Rai anche per dispositivi multimediali come smartphone e tablet, anche per chi non possiede una TV. Secondo Fuortes, inoltre, il pagamento del canone nel nostro Paese (90 euro) è una risorsa incongrua se messa a paragone con l’ammontare del canone in Francia (138 euro) o in Svizzera (312 euro).

Un forte no per quanto riguarda l’eventuale arrivo del canone RAI su smartphone e tablet proviene anche dalla Lega che, in una nota congiunta a firma di Massimiliano Capitanio, capogruppo Lega in Vigilanza Rai, afferma che “L’audizione dell’amministratore delegato ha lanciato segnali molto preoccupanti e non vogliamo nemmeno pensare che l’azienda si stia preparando a mettere le mani nelle tasche dei cittadini. La Lega si opporrà in tutti i modi a nuovi canoni. Prima la Rai si impegni a fornire un servizio di qualità (…) e con una Raiplay che arrivi almeno ai livelli di Netflix. Poi impari a gestire il patrimonio immobiliare come un buon padre di famiglia, senza sprechi e dilettantismi. Infine, preoccupiamoci di chi ancora non paga il canone prima di tassare i cellulari o aumentarlo a chi è già in regola“.

È chiaro a tutti che su questo fronte ci sarà evidentemente un forte scontro in Vigilanza Rai con chi ha posizioni dure e nette come la Lega e altri partiti. Torneremo sicuramente a parlare di questo argomento non appena ci saranno novità in merito.