Sono ormai diversi anni che gli ingegneri Google stanno lavorando a Fuchsia OS, e proprio qualche giorno fa l’azienda di Mountain View ha iniziato a promuoverlo come sistema operativo primario sul Nest Hub di prima generazione al posto di “Cast OS”.

Un emulatore per provare Fuchsia OS

Fin dalle prime versioni Fuchsia OS è stato sempre sviluppato alla luce del sole e reso disponibile a tutti da provare sui propri computer, ma la fase di compilazione iniziale necessaria al suo avvio è stata da sempre una barriera per gli utenti spinti dalla sola curiosità di provare a capire di cosa si tratta questo OS.

Per facilitare il compito di chi vuole tastare con mano Fuchsia OS, un gruppo di sviluppatori di Dahlia OS ha messo in piedi un nuovo progetto chiamato “Portable Fuchsia Emulator“, oppure “FImage”. Il suo compito, com’è quasi scontato arrivati a questo punto, è quello di offrire a tutti un ambiente virtuale, in emulazione, per provare Fuchsia OS senza dovere compilare a mano il codice.

Purtroppo, però, ci sono da rispettare alcuni requisiti fondamentali che ristringono di un po’ la platea di utenti che potrebbero utilizzare FImage. Prima di tutto è necessario utilizzare una distro Linux come Ubuntu per utilizzare Portable Fuchsia Emulator, ma anche possedere un computer con almeno 8 GB di RAM, un buon processore Intel, una scheda video dedicata e non solo.

Se avete a portata di mano un computer con queste specifiche e volete testare Fuchsia OS – vi anticipiamo che non è assolutamente paragonabile ad un sistema operativo fatto e finito e quindi pronto ad essere utilizzato per navigare, scrivere o quant’altro -, gli sviluppatori di Dahlia OS saranno al vostro fianco dandovi modo di provare volta per volta tutte le novità a cui Google sta lavorando.