Dopo tre Developer Preview, versioni destinate principalmente agli sviluppatori, che hanno potuto iniziare a lavorare per adattare le proprie applicazioni al nuovo sistema operativo, Google ha rilasciato oggi la prima beta pubblica di Android 12. la cornice prescelta, manco a dirlo, è quella del Google I/O 2021, l; evento principe per gli sviluppatori, che a causa della pandemia globale si sta tenendo in maniera completamente digitale.

Un nuovo look per il “vecchio” robottino verde

Se si esclude il makeover introdotto tre anni fa con Android 9 Pie, l’ultimo a portare il nome di un dolce, è da parecchio tempo che Google non porta una vera e propria rivoluzione a livello di design. Con Android 12 finalmente le cose cambiano, anche se l’esperienza d’uso non ne esce stravolta. Trattandosi della prima beta è probabile che alcune cose vengano affinate, alcune funzioni possano sparire, o essere lasciate in disparte, e altre novità arrivino, in vista del rilascio della versione finale previsto per la prossima estate.

Nelle scorse settimane vi abbiamo riepilogato le prime novità, inserite progressivamente nelle tre Developer Preview, sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale. Vediamo invece quali sono le nuove funzioni annunciate dal Big G nel corso del keynote inaugurale del Google I/O 2021. È praticamente certo però che nel corso delle prossime ore emergeranno nuove funzioni, non appena ci sarà modo di analizzare accuratamente la nuova release.

Material You

Perché fermarsi a uno stile predefinito, deciso da Google, quando può essere l’utente a decidere come visualizzare il proprio smartphone e le proprie app? Quello che potrebbe sembrare un incubo per gli sviluppatori è stato semplificato da Google con Material You, un nuovo linguaggio che andrà a unificare tutti i dispositivi su cui gira Android. Come era lecito aspettarsi, i primi smartphone a poter godere della nuova UI saranno i modelli della linea Pixel, a partire da Google Pixel 3.

Tutto può assumere un nuovo aspetto, nuovi colori, nuovi font e un look altamente personalizzato, per quello che possiamo definire senza dubbi il più grande cambiamento nel design di Android degli ultimi anni. Google ha quindi deciso che deve essere lo smartphone a seguire i gusti dell’utente, e non il contrario, mantenendo sicure le informazioni al suo interno. Il tutto ovviamente prestando attenzione a ogni elemento, per fare in modo che tutto sia perfettamente visibile e leggibile, senza esagerazioni, con il giusto contrasto in ogni situazione.

Con Material You cambiano le schermate di sblocco, la palette di colori si adatta allo sfondo, rendendo l’aspetto omogeneo nell’intero sistema, incluse le app di terze parti. Google ha curato anche i piccoli dettagli, come l’illuminazione della schermata di sblocco, il colore dell’orologio, l’aspetto delle notifiche e i Quick Settings, più completi che mai.

Cambia anche la forma dei Quick Settings, che diventano rettangolari e completati da un testo esplicativo sulla funzione o sullo stato. Il tutto strizzando l’occhio all’estetica, con nuove animazioni ancora più fluide e piccoli tocchi all’apparenza insignificanti ma molto utili. Tutto questo senza appesantire il sistema, e con un occhio di riguardo ai consumi.

Si aggiorna la tendina delle notifiche, più intuitiva e gradevole da vedere, mentre i Quick Settings diventano più comprensivi, aggiungendo i controlli per la smart home e per Google Pay. E una pressione prolungata del tasto di accensione può richiamare Google Assistant.

Per gli sviluppatori sarà comunque più semplice rendere ancora più attraenti i widget, grazie a nuovi controlli come caselle di spunta, interruttori e pulsanti vari. I nuovi widget hanno un aspetto più arrotondato e si adattano automaticamente a qualsiasi launcher o schermata home. Grazie a nuove API e ai layout responsivi, diventa facile adattare i widget a smartphone, tablet, dispositivi pieghevoli e a qualsiasi altro schermo.

Privacy e Sicurezza

Con Android 12 diventa ancora più semplice gestire i permessi, scoprire quali applicazioni stanno utilizzando determinate funzioni, come microfono e fotocamera, importanti per mantenere tale la nostra privacy. Grazie alla tecnologia Private Compute Core tutte le informazioni private rimarranno tali, come le registrazioni audio o le risposte rapide ai messaggi. Tutte le operazioni di processamento dei dati audio verranno effettuati sul dispositivo, senza finire in Rete, per una maggiore sicurezza.

La nuova Privacy Dashboard permette di avere una visione di insieme delle impostazioni dei permessi, dei dati a cui ciascuna applicazione è in grado di accedere e la frequenza con cui i dati personali vengono letti. Sono stati aggiunti due indicatori nella barra di stato, che permettono di sapere istantaneamente quando un’app sta accedendo al microfono o alla fotocamera.

Due toggle per rimuovere l’accesso ai due componenti sono stati aggiunti tra i Quick Toggles, per bloccare immediatamente l’accesso alle vostre informazioni. Con Android 12 arrivano anche maggiori controlli sulle informazioni personali condivise con le applicazioni, a partire dalla propria posizione, che può essere fornita solo in modo approssimativo (un’app meteo non deve necessariamente conoscere la vostra posizione esatta).

A questo proposito inoltre arriva un nuovo permesso, dedicato alla scansione Bluetooth. Finora per ottenere il permesso di effettuare una scansione alla ricerca di dispositivi Bluetooth nelle vicinanze era necessario ottenere i permessi di localizzazione, cosa che poteva creare confusione negli utenti. Ora gli sviluppatori potranno limitarsi a chiedere il permesso di effettuare la scansione e la connessione Bluetooth, in maniera molto più trasparente.

Altre novità di Android 12

Tra le altre novità annunciate oggi ce ne sono alcune di particolarmente interessanti. Con Android 12, grazie alla collaborazione con alcuni produttori automobilistici, lo smartphone può diventare la chiave per aprire la propria auto, sulla quale deve essere presente il supporto ad Android Auto. Vedremo questa novità in autunno, a partire dai dispositivi Pixel e Samsung.

Anche Google Fotocamera sarà oggetto di profondi miglioramenti, essendo una parte fondamentale del comparto fotografico dei Pixel, e degli smartphone più in generale. Con l’aggiornamento la fotocamera sarà maggiormente inclusiva, riconoscendo una maggiore varietà di tonalità della pelle e di tipologie di capelli, per applicare il miglior bilanciamento del bianco e la miglior esposizione possibile.

In questo modo i selfie saranno più accurati e la riproduzione degli incarnati più scuri sarà maggiormente fedele all’originale. Come per la maggior parte delle novità annunciate, anche in questo caso sarà necessario attendere l’autunno, quando sarà rilasciata la nuova generazione di Google Pixel.

A partire dalla seconda beta di Android 12 arriverà inoltre un messaggio toast che sarà visualizzato quando una qualsiasi app accederà al contenuto della clipboard. I messaggi toast cambiano aspetto, adattandosi al Material You e riportando l’icona dell’applicazione che li ha generati, per una maggiore chiarezza. Al momento non tutte le app riescono a includere l’icona, ma trattandosi di una beta è un comportamento normale che sarà risolto nei prossimi mesi.

L’orologio visibile nella schermata di blocco cresce di dimensioni, in particolare quando non ci sono notifiche da visualizzare, mentre si sposta in alto allineandosi a sinistra man mano che arrivano notifiche. Al momento non è possibile cambiare lo stile dell’orologio, ma le cose potrebbero cambiare con le prossime beta.

Arriva una nuova animazione durante la ricarica dello smartphone, sia con la ricarica cablata che con quella wireless, sempre seguendo gli accenti di colore impostati tramite il Material You. Oltre a un cerchio in espansione, vedrete un; onda circolare colorata che si propagherà per lo schermo, in maniera molto gradevole.

Cambia la schermata di inserimento del PIN, che ha uno sfondo monocromatico con i tasti numerici bene in evidenza, accompagnata da nuove animazioni e da una gesture per nascondere la schermata di inserimento, per evitare di farlo accidentalmente.

Continua la gestione aggressiva delle app inutilizzate, che possono essere ibernate, ottimizzando lo spazio occupato e revocando i permessi. La funzione sarà attiva per le app che non vengono utilizzate per un certo periodo ma l’utente potrà “scongelarle” in qualsiasi momento.

Con Android 12 arrivano nuove API per il Bluetooth LE Audio, al fine di migliorare l’autonomia e la stabilità del segnale trasmesso a cuffie true wireless o speaker che supportano lo standard. Con il Bluetooth LE Audio, il suono viene trasmesso nello spettro a bassa energia, con un algoritmo di compressione che mantiene inalterata la qualità rispetto al Bluetooth tradizionale.

Con Android 12 crescerà il numero di produttori che abiliteranno di default la registrazione video nel formato H.265/HEVC, che andrà progressivamente a sostituire il formato H.264/AVC. AlNon tutte le applicazioni Android sono però in grado di supportare tale formato e per ovviare al problema Android 12 aggiunge una Media Transcoding API che converte il formato nel più tradizionale H.264/AVC per una migliore compatibilità.

Google ha inoltre aggiunto un Quick Toggle che permette di impostare molto più rapidamente una sveglia. Una pressione vi porterà all’app predefinita, che potrete impostare a vostro piacimento, per creare, modificare o disattivare una sveglia.

Provate Android 12

Tutto questo è già disponibile grazie alla prima beta di Android 12, che può essere scaricata sui Google Pixel e su smartphone di altri 11 diversi produttori. Qui sotto i link da cui potete scaricare l’immagine di Android 12 per il vostro Google Pixel, a partire da Pixel 3 e fino a Pixel 5.

Non solo Pixel però, visto che numerosi altri produttori hanno annunciato l’imminente rilascio di Android 12 Beta 1 per alcuni dispositivi. Al momento i produttori coinvolti sono ASUS, OnePlus, OPPO, Realme, Sharp, Tecno, TCL, vivo, Xiaomi e ZTE. Per ognuno di essi saranno coinvolti, almeno inizialmente, solo alcuni dispositivi, di cui vi parliamo in separata sede.