OnePlus 8 e in misura maggiore OnePlus 8 Pro hanno probabilmente subito in modo eccessivo il malcontento deflagrato dal posizionamento sul mercato. Due smartphone di fascia alta come mai prima di allora, con il secondo che nella configurazione di memorie più capace abbatteva di venti euro la soglia psicologica dei 1.000 euro di listino.

Intendiamoci: OnePlus 8 Pro, tanto sulla carta quanto alla prova dei fatti, era adeguato sotto parecchi aspetti a misurarsi alla pari con gli egemoni del mercato, ma per molti fan di OnePlus della prima ora quel prezzo era comunque impossibile da mandar giù. Dalla storia recente deriva la principale domanda che accompagna il debutto di OnePlus 9 e OnePlus 9 Pro: sarà stato sufficiente un anno per metabolizzare le nuove ambizioni?

La chiave del successo o dell’insuccesso dei OnePlus 9 sta lì. Almeno in parte, poiché siamo certi che nel frattempo l’azienda abbia tirato a sé una clientela abituata da anni a spendere cifre considerevoli per assicurarsi l’ultimo ritrovato della tecnologia, ma che prima di allora non conosceva l’azienda di Shenzhen.

OnePlus 9 e OnePlus 9 Pro, come vedremo tra un attimo, hanno tutte le carte in regola per mettere definitivamente alle spalle quell’era in cui l’azienda ha scalato il mercato fino alla vetta, forse troppo rapidamente, per imporsi adesso ed in futuro come un riferimento in più.

Caratteristiche tecniche di OnePlus 9

  • schermo Fluid Display AMOLED 20:9 da 6,55 pollici con risoluzione Full HD+ (1.080 x 2.400 pixel e 402 ppi), refresh rate a 120 Hz, supporto ad HDR10+ ed ai profili colore sRGB e Display P3; luminosità massima di 1.100 nits con 8.192 livelli di luminosità intermedi;
  • SoC Qualcomm Snapdragon 888 con CPU octa core a 2,84 GHz, GPU Adreno 660 e modem Snapdragon X60 per la connettività 5G; sistema di raffreddamento a camera di vapore che fa uso di strati di grafite e rame;
  • 8 o 12 GB di RAM LPDDR5 e 128 o 256 GB di memoria interna UFS 3.1 non espandibile;
  • connettività, 5G (NSA/SA), 4G/VoLTE, Wi-Fi 6 AC/AX, Bluetooth 5.2 con aptX & aptX HD, LDAC e AAC, GPS a doppia banda, GLONASS, Galileo, BeiDou, NFC, USB Type-C 3.1;
  • sensori: accelerometro, compasso, barometro, bussola, luminosità, prossimità, impronte digitali in display, giroscopio;
  • Android 11 con interfaccia utente OxygenOS 11;
  • dual SIM, altoparlanti di sistema stereo con equalizzazione Dolby Atmos, codec audio Qualcomm WCD9385, motore per la vibrazione aptica;
  • tripla fotocamera posteriore:
    • sensore principale da 1/1,43″ Sony IMX689 da 48 megapixel (f/1.8) stabilizzato elettronicamente (EIS) con focale equivalente 23 mm;
    • sensore ultra grandangolare da 1/1,56″ Sony IMX766 da 50 megapixel (f/2.2) con focale equivalente 14 mm; lo stesso sensore è in grado di catturare macro fino a 4 cm dal soggetto;
    • sensore monocromatico da 2 megapixel;
    • registrazione video in 8K a 30 fps, in 4K a 30 o 60 fps, in 1080p fino a 240 fps, super slow motion in 720p fino a 480 fps; stabilizzazione elettronica dell’immagine (EIS); tre i microfoni dedicati alla cattura dell’audio;
  • fotocamera frontale Sony IMX471 da 16 megapixel (f/2.4) con messa a fuoco fissa e stabilizzazione elettronica (EIS);
  • batteria da 4.500 mAh con ricarica rapida cablata Warp Charge 65T a 65 watt (10 volt e 6,5 ampere, da 1 a 100% in meno di mezzora), ricarica wireless a 15 watt secondo lo standard Qi;
  • dimensioni di 160 x 74,2 x 8,7 mm e peso di 192 grammi;
  • colorazioni: Winter Mist, Artic Sky, Astral Black.

Caratteristiche tecniche di OnePlus 9 Pro

  • schermo Fluid Display 2.0 AMOLED con tecnologia LTPO 20,1:9 da 6,7 pollici con risoluzione QHD+ di 1.440 x 3.216 pixel (525 ppi) con refresh rate variabile fino a 120 Hz e campionamento del touch fino a 360 Hz, supporto ad HDR10+ ed ai profili colore sRGB e Display P3; luminosità massima di 1.300 nits;
  • SoC Qualcomm Snapdragon 888 con CPU octa core a 2,84 GHz, GPU Adreno 660 e modem Snapdragon X60 per la connettività 5G; sistema di raffreddamento a camera di vapore che fa uso di strati di grafite e rame;
  • 8 o 12 GB di RAM LPDDR5 e 128 o 256 GB di memoria interna UFS 3.1 non espandibile;
  • connettività, 5G (NSA/SA), 4G/VoLTE, Wi-Fi 6 AC/AX, Bluetooth 5.2 con aptX & aptX HD, LDAC e AAC, GPS a doppia banda, GLONASS, Galileo, BeiDou, NFC, USB Type-C 3.1;
  • sensori: accelerometro, compasso, barometro, bussola, luminosità, prossimità, temperatura colore, impronte digitali in display, giroscopio;
  • Android 11 con interfaccia utente OxygenOS 11;
  • dual SIM, altoparlanti di sistema stereo con equalizzazione Dolby Atmos, codec audio Qualcomm WCD9385, motore per la vibrazione aptica;
  • quadrupla fotocamera posteriore:
    • sensore principale da 1/1,43″ Sony IMX789 da 48 megapixel (f/1.8) stabilizzato otticamente (OIS) con focale equivalente 23 mm;
    • sensore ultra grandangolare da 1/1,56″ Sony IMX766 da 50 megapixel (f/2.2) con focale equivalente 14 mm; lo stesso sensore è in grado di catturare macro fino a 4 cm dal soggetto;
    • teleobiettivo da 8 megapixel (f/2.4) stabilizzato otticamente (OIS) con zoom ottico 3,3x e digitale fino a 30x, focale equivalente 77 mm;
    • sensore monocromatico da 2 megapixel;
    • registrazione video in 8K a 30 fps, in 4K a 30, 60 o 120 fps, in 1080p fino a 240 fps, super slow motion in 720p fino a 480 fps; stabilizzazione ibrida dell’immagine (OIS+EIS); tre i microfoni dedicati alla cattura dell’audio;
  • fotocamera frontale Sony IMX471 da 16 megapixel (f/2.4) con messa a fuoco fissa e stabilizzazione elettronica (EIS);
  • impermeabilità certificata IP68;
  • batteria da 4.500 mAh con ricarica rapida cablata Warp Charge 65T a 65 watt (10 volt e 6,5 ampere, da 1 a 100% in meno di mezzora), ricarica wireless Warp Charge 50 Wireless a 50 watt (20 volt e 3,25 ampere, da 1 a 100% in 43 minuti con l’accessorio venduto a parte);
  • dimensioni di 163,2 x 73,6 x 8,7 mm e peso di 197 grammi;
  • colorazioni: Morning Mist, Pine Green, Stellar Black.

Design e contenuti della serie OnePlus 9

Design di OnePlus 9 e OnePlus 9 Pro

La principale differenza tra OnePlus 9 e OnePlus 9 Pro in termini di design riguarda il display, dotato su quest’ultimo di un’importante curvatura sui lati lunghi. A guadagnarne sono fascino e immersività dei contenuti multimediali, a perderne i dettagli cromatici lungo i bordi e la possibilità che talvolta, con il palmo della mano, si impartiscano dei comandi senza volerlo. OnePlus ha affermato di essersi impegnata proprio sulla riduzione dei contro, ottimizzando ulteriormente il tutto e riuscendo così a mantenere uno degli elementi capace di differenziare a prima vista OnePlus 9 Pro dalla concorrenza.

Il raggio di curvatura ai bordi sembra comunque essere pronunciato come in passato: la dolcezza con cui tanto il vetro Gorilla Glass di Corning frontale che quello posteriore abbracciano il telaio determinano uno spessore dell’alluminio di appena 2,2 millimetri a fronte di uno spessore complessivo di 8,7 mm, per cui a spanne diremmo che i due vetri di OnePlus 9 Pro non siano meno curvi che in precedenza.

Di vetro Corning Gorilla Glass e di alluminio sono anche i componenti di OnePlus 9, che fa proprie soluzioni più razionali eccezion fatta per il “vezzo” rappresentato dal vetro posteriore curvo ai bordi, elemento che conferisce fascino e agevola la presa.

Per il resto i due OnePlus 9 si somigliano parecchio: il gruppo fotocamere posto nella zona alta a sinistra della superficie posteriore è identico al netto del sensore mancante (il teleobiettivo), mentre nella superficie opposta si notano e si apprezzano gli sforzi fatti dai progettisti per accrescere su entrambi la “superficie attiva”, quella cioè occupata dal display. Le cornici nere intorno allo schermo sono ridotte su entrambi, il notch è stato evitato praticando un foro nel display per ospitare la fotocamera frontale, mentre la capsula auricolare – che fa pure da secondo altoparlante di sistema – è stata miniaturizzata quel tanto che basta per essere sistemata a cavallo tra il telaio e lo schermo.

Nuove le colorazioni proposte su entrambi i modelli. OnePlus 9 arriva in Winter Mist, Artic Sky – entrambe con finitura opaca che dovrebbe evitare l’accumulo di sporco e impronte – e Astral Black. OnePlus 9 Pro in Morning Mist che “brilla dall’argento al nero, come la nebbia su uno specchio lucido”, Pine Green che è caratterizzata da una finitura opaca a doppio strato al fine di ridurre l’accumulo di impronte, e infine Stellar Black che “reinterpreta il classico Sandstone di OnePlus One, più liscio che mai e praticamente insensibile alle impronte digitali”.

Software e tecnica della serie OnePlus 9, la OxygenOS

Tanto OnePlus 9 quanto OnePlus 9 Pro arrivano con la OxygenOS 11 su base Android 11, interfaccia che lo scorso anno ha subito numerose modifiche sostanziali. Le si ritrovano tutte anche sulla versione installata di fabbrica sui due nuovi modelli, insieme ad una serie di novità al debutto. La principale è evidente fin dalla prima occhiata alla superficie posteriore, dove il logo Hasselblad nel gruppo fotocamere anticipa l’importante novità di quest’anno.

OnePlus e la storica azienda svedese che opera nel campo della fotografia, la stessa che ha immortalato i primi passi dell’uomo sulla luna, hanno da poco inaugurato una collaborazione pluriennale in grado di produrre i primi benefici già su OnePlus 9 e OnePlus 9 Pro. Due i macro argomenti oggetto degli sforzi: la fedeltà cromatica, caratteristica che ha fatto le fortune dell’azienda di Göteborg, e lo scatto manuale, ossia la modalità Pro che in questo modo diventa Hasselblad Pro Mode. Oltre alle tradizionali regolazioni ad ISO, tempi di esposizione, bilanciamento del bianco, eccetera, esordisce per la prima volta su uno smartphone la possibilità di scattare in RAW a 12 bit, ottenendo 64 volte il colore rispetto al file in RAW a 10 bit di cui è capace anche la concorrenza. Importante la possibilità di registrare video in 4K fino a 120 fps (OnePlus 9 non va oltre i tradizionali 60 fps) e di sfruttare la modalità Nightscape Video 2.0 per ottenere il massimo dalle riprese anche di ambienti poco illuminati.

L’altra grande novità riguarda il display e purtroppo il solo Fluid Display 2.0 di OnePlus 9 Pro. Debutta il refresh rate dinamico, che può variare la frequenza di aggiornamento dello schermo a seconda del contenuto visualizzato: il picco inferiore è 1 Hz, che il software imposta quando si visualizza del testo o una foto, ci sono poi degli step intermedi come i 24 Hz, ideali per i film, fino ad arrivare ai 120 Hz di picco sfruttabili quando ci si misura in uno dei giochi supportati o ci si muove rapidamente tra una schermata e l’altra. In questo modo si ottiene sempre il grado di fluidità adatto al contesto, risparmiando batteria rispetto allo scenario in cui il display viene aggiornato centoventi volte al secondo (ed è il caso di OnePlus 9) anche quando non sarebbe necessario. Pensate che secondo quanto rilevato dall’azienda, l’autonomia cresce fino al 50% rispetto al passato grazie all’impiego combinato del refresh rate variabile e della tecnologia LTPO (low-temperature polycrystalline oxide) che caratterizza il display AMOLED di OnePlus 9 Pro. Comunque tanto lo schermo di OnePlus 9 Pro quanto quello di OnePlus 9 sono passati dagli esperti di DisplayMate ottenendo la valutazione A+ figlia di un’accuratezza e di una natura naturalezza cromatica ritenute superiori alla media.

La modalità Pro Gaming assicura il massimo a chi vuole sprigionare la potenza di OnePlus 9 e OnePlus 9 Pro in ambito gaming. I OnePlus 8 erano i soli prodotti a supportare Fortnite a 90 fps e un anno più tardi i due successori sono ancora gli unici, il che è un vantaggio non da poco per coloro che amano divertirsi anche in mobilità. Con la modalità Pro Gaming, OnePlus 9 e OnePlus 9 Pro danno il massimo in termini di CPU e GPU, bloccando al contempo notifiche, chiamate e le altre fonti di distrazione che potrebbero minare la concentrazione. All’esperienza di gioco contribuiscono un motore per la vibrazione aptica rinnovato, gli altoparlanti di sistema stereo la cui resa è stata affinata gomito a gomito con i maestri di Dolby Atmos, il codec audio WCD9385 e la piattaforma Aqstic di Qualcomm.

Tra le novità al debutto sulla OxygenOS 11, per evolvere la quale OnePlus tiene da sempre in considerazione il parere della community ufficiale, c’è l’ottimizzazione alla memoria Turbo Boost 3.0 che a parità di RAM rispetto al passato consente ora di tenere in esecuzione in background il 25% di applicazioni in più. Il risultato è stato ottenuto con l’impiego combinato di due tecnologie: la compressione dei dati in RAM e la Virtual RAM, cioè utilizzando come memoria ad accesso casuale parte della memoria interna: farlo è più semplice quando si utilizzano memorie interne di tipo UFS 3.1 come nel caso dei OnePlus 9, e cioè il massimo che oggi l’industria mette a disposizione.

Prezzi e disponibilità della serie OnePlus 9

OnePlus non ha aderito al trend recente che sta causando la progressiva sparizione dalla dotazione del caricabatterie da parete: non solo non è da acquistare a parte, ma è pure quello che consente di ricaricare i due smartphone alla massima velocità supportata, quindi a 65 watt. In aggiunta, la confezione di vendita di OnePlus 9 e OnePlus 9 Pro include il cavo USB-C – USB-C, una pellicola proteggi-schermo pre applicata, la guida rapida all’uso e gli sticker con il logo OnePlus. Vanno invece acquistati a parte sia le custodie originali che il caricabatterie wireless OnePlus Warp Charge 50 Wireless da 69,95 euro.

OnePlus 9 e OnePlus 9 Pro sono pre-ordinabili da subito attraverso il sito ufficiale e su Amazon mentre la disponibilità effettiva è fissata per il 31 marzo per OnePlus 9 Pro e per il 26 aprile per OnePlus 9. Ecco prezzi e colorazioni:

  • OnePlus 9 8+128 GB a 719 euro nelle colorazioni Winter Mist, Artic Sky e Astral Black;
  • OnePlus 9 12+256 GB a 819 euro nelle colorazioni Winter Mist, Artic Sky e Astral Black;
  • OnePlus 9 Pro 8+128 GB a 919 euro nelle colorazioni Morning Mist, Pine Green e Stellar Black;
  • OnePlus 9 Pro 12+256 GB a 999 euro nelle colorazioni Morning Mist, Pine Green e Stellar Black.