Nearby Share è una comoda funzione di condivisione file aggiunta lo scorso anno ad Android dagli ingegneri di Google. Questa funzione va a migliorare ed estendere le funzionalità di Android Beam, la vecchia soluzione che permetteva di inviare file tra due telefoni grazie all’utilizzo dell’NFC per la connessione.

Ebbene, grazie ad un utente su reddit, ora sappiamo che è possibile utilizzare l’NFC per connettere due device su cui è installato Nearby Share. Una sorta di ritorno al passato, che di fatto aggiunge un’opzione in più alla condivisione di file, utilizzando proprio il metodo del vecchio Android Beam.

Solitamente Nearby Share una volta attivato sul proprio smartphone, esegue una ricerca di tutti i device con la quale può “comunicare”. Gli altri dispositivi nelle vicinanze saranno in grado (o meno, a seconda dei rispettivi settaggi di visibilità impostati sui device) di “vedere” il nostro dispositivo. Chiunque sia nel nostro raggio d’azione riceverà la notifica di richiesta di trasmissione dati ed accettare ciò che stiamo inviando.

Android Beam “torna” sotto mentite spoglie

android beam

Questo procedimento però può essere bypassato proprio con il vecchio metodo utilizzato da Android Beam: avvicinando i due device provvisti di NFC attivo, anche se il ricevente non avrà le notifiche di Nearby Share attive, si potrà effettivamente avviare la connessione e il trasferimento dati.

Questo metodo inoltre è utile se il device che riceve non ha installato Nearby Share, del quale verrà iniziata l’installazione (nel caso il device sia compatibile) e ne sarà inizializzato il setup. In ogni caso per effettuare il trasferimento dati non sarà utilizzato l’NFC, i due device infatti potranno essere allontanati e il “bump” servirà semplicemente a iniziare il procedimento.

Nearby Sharing

In effetti la guida di Android riguardante questa funzione riportava fino a poco tempo fa una voce che parlava proprio dell’utilizzo dell’NFC, che poi è sparita, sostituita da una voce più vaga che suggerisce di avvicinare i due device a 30 cm uno dall’altro. Una bella “chicca” insomma per tutti i nostalgici di Android Beam, che ora possono sfruttare anche questo vecchio modo di connettere due device e condividere file.