Xiaomi continua a rendere meno appetibile l’acquisto della versione cinese dei suoi smartphone da parte degli utenti internazionali. Dopo aver reso impossibile, se non con lo sblocco del bootloader, l’installazione di ROM globali nei modelli destinati ai mercati cinesi, ora il colosso asiatico alza una ulteriore barriera.

Con MIUI 12.5, la nuova versione dell’interfaccia presentata nello scorso mese di dicembre insieme a Xiaomi Mi 11, diventa impossibile installare i servizi Google negli smartphone Xiaomi destinati al mercato cinese. Ricordiamo che la ROM cinese offre il supporto alla lingua inglese, risultando quindi utilizzabile anche nei mercati occidentali.

A causa del ban di Google in Cina, i GMS (Google Mobile Services) non sono preinstallati ma fino a poco tempo fa erano disponibili delle applicazioni che in pochi minuti provvedevano a scaricare e installare tutti i pacchetti necessari, permettendo quindi di utilizzare i servizi Google anche nella MIUI China.

Con la nuova versione della ROM l’operazione non è più possibile ed è la stessa Xiaomi a confermarlo. A causa di problemi di conformità del prodotto, non è più possibile installare, nemmeno attraverso il sideload delle applicazioni, i servizi Google nei modelli che ne sono originariamente sprovvisti.

Ovviamente si tratta di una restrizione limitata esclusivamente ai modelli per il mercato cinese, che non offrono di fabbrica i servizi Google. Per i modelli destinati ai mercati globali, incluso il mercato europeo, non cambia assolutamente nulla, in quanto la ROM contiene già i servizi di Big G.

Non è ancora chiaro se la limitazione andrà a colpire anche le custom ROM come Xiaomi.eu, che offre una versione occidentalizzata della ROM cinese, o se tutto continuerà a funzionare come prima.

Aggiornamento

Xiaomi ha rilasciato un comunicato ufficiale (sotto forma di immagine) su Weibo dai contenuti contraddittori. Se inizialmente afferma che la voce relativa ai blocchi dei GMS è solo un rumor non proveniente da fonti ufficiali, successivamente conferma che in alcuni smartphone è stato rimosso il framework.

Senza il framework non è possibile installare in alcun modo i servizi Google. nemmeno manualmente. Tuttavia Xiaomi conferma che su alcuni modelli, senza però specificare quali, continuerà a preinstallare il framework per consentire l’aggiunta della app Google.

Il colosso cinese tranquillizza gli utenti internazionali, confermando che i modelli globali continueranno a essere commercializzati con i servizi Google già preinstallati, come è accaduto finora.

Potrebbe interessarti: Come installare la MIUI 12.5 sugli smartphone Xiaomi e Redmi e le novità