Il Garante per la Privacy, dopo aver chiesto (e non ancora ottenuto) il blocco di TikTok per tutti gli utenti minorenni per i quali non sia accertata con sicurezza l’età anagrafica, torna nuovamente a mettere sotto la lente d’ingrandimento anche Facebook e Instagram.

Infatti, come si legge nella nota ufficiale, “L’Autorità ha dunque chiesto a Facebook, che controlla anche Instagram, di fornire una serie di informazioni, a partire da quanti e quali profili avesse la minore e, qualora questa circostanza venisse confermata, su come sia stato possibile, per una minore di 10 anni, iscriversi alle due piattaforme.”

15 giorni di tempo per dare riscontro

Nello specifico, l’attenzione del Garante per la Privacy si focalizza sul modo in cui i due social network gestiscono le iscrizioni alle loro piattaforme e quali verifiche mettono in atto per controllare il rispetto dell’età minima di iscrizione. Il Garante per la Privacy ha inoltre indicato che tale verifica verrà estesa anche anche altri social network, di cui però non sono ancora stati rivelati i nomi.

L’azione intrapresa dal Garante è ben accolta da Consumerismo che, proprio negli scorsi giorni, aveva sottolineato la possibilità di iscriversi ai social network sopracitati anche se non in possesso dell’età richiesta dalla legge. Per Luigi Gabriele, Presidente di Consumerismo No Profit, “Si tratta di una decisione importantissima perché il problema dei minori sui social non riguarda certo solamente TikTok.

Proprio in tal senso Consumerismo ha presentato oggi al Governo e ai presidenti di Camera e Senato l’annunciata proposta di legge per disciplinare l’accesso dei minori di anni 14 alle piattaforme di social network: una norma che introduce l’obbligo di condizionare sia l’iscrizione che l’interazione sui social network, da parte dei minori di anni 14 che si trovino sul territorio italiano, all’autorizzazione dei genitori identificati a mezzo identità digitale (es. SPID).”