Il 22 gennaio il Garante per la protezione dei dati personali aveva disposto il blocco di TikTok a seguito della tragica morte della bambina di Palermo, molto probabilmente deceduta per asfissia a seguito di una sfida trovata proprio sul social di ByteDance.

Dalla disposizione del blocco di TikTok di cui, ricordiamo, prevede il blocco immediato di tutti gli utenti per i quali non sia accertata con sicurezza l’età anagrafica, ancora oggi sembra che in realtà sia possibile “mentire” ed indicare di essere maggiorenni.

TikTok non ha ancora mosso un dito

La triste conferma viene pubblicata da Il Corriere della Sera che, secondo il componente del Collegio del Garante Guido Scorza, “è ragionevole che non ci sia stata una reazione immediata, ma se a metà della prossima settimana saremo ancora davanti a una silenziosa inattività o all’assenza di una notifica dovremo prenderne atto“.

È molto probabile che l’azienda stia valutando i vari impatti legali legati alla vicenda, soprattutto per quanto riguarda l’eventualità di costituire un precedente per tutte le piattaforme. In Italia, secondo Comscore, sono circa 9,3 milioni gli utenti maggiorenni attualmente iscritti su TikTok, ma sembra che sette under 14 su dieci hanno mentito sulla propria età anagrafica per poter accedere al social per condividere video.

Cosa ne pensate di questa vicenda? Secondo voi i social dovrebbero in qualche modo chiedere conferma ufficiale agli utenti circa l’età anagrafica reale?