Mentre la pandemia legata al nuovo coronavirus non accenna a rallentare, e in vista della stagione invernale pone nuovi interrogativi, in Rete circola una notizia che se non contestualizzata potrebbe mettere in allarme i possessori di smartphone, più di quanto non lo siano già.

Da tempo si parla della capacità del virus di sopravvivere su varie superfici per un tempo superiore rispetto ad altri virus, come quello che causa l’influenza. Secondo i risultati di una ricerca svolta dalla CSIRO (Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation) le particelle virali depositate sullo schermo di uno smartphone sarebbero in grado di mantenersi attive, e potenzialmente contagiose, per almeno 28 giorni.

Prima di allarmarsi va però detto che i risultati sono legati alle particolari condizioni di laboratorio, che nella maggior parte dei casi non sono assolutamente ripetibili nel quotidiano. Il test infatti è stato condotto a una temperatura controllata e costante di 20 gradi centigradi e al buio, per evitare gli effetti dei raggi ultravioletti.

È risaputo invece che le fonti di luce che emettono raggi ultravioletti riescono a disgregare il virus, e difficilmente qualcuno potrà passare un mese al buio e a una temperatura costante. Va inoltre sottolineato che sul vetro utilizzato per il test, molto simile a quello degli smartphone, sono state depositate particelle virali, altra condizione non realistica.

In condizioni normali infatti le particelle sono veicolate dalla saliva o da altri fluidi corporei, che contengono spesso enzimi in grado di accelerare la disgregazione del virus. Questo ovviamente non significa che sia una buona abitudine pulire i nostri smartphone o altri prodotti tecnologici, seguendo i consigli che trovate nel link a fine articolo.

A differenza di quanto si riteneva nella prima fase della pandemia, quando molti scienziati pensavano che il principale veicolo di infezione fosse il contatto con superfici contaminate, i test più recenti confermano come il virus si trasmetta più facilmente per via aerea, grazie alle ormai famosissime droplet.

È comunque buona norma lavare spesso e accuratamente le mani, soprattutto quando si rientra in casa, così come utilizzare i prodotti igienizzanti presenti in tutte le attività commerciali ed evitare di toccarsi il viso con le mani sporche.

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