Con le offerte degli operatori risulta sempre abbastanza facile conoscere i costi mensili del proprio smartphone, visto che, solitamente, il prezzo mensile include chiamate, SMS e GB per coprire tutte le necessità; se però il credito non è sufficiente a rinnovare la promozione, ecco che la cosa può farsi complicata: tra costi e rinnovi automatici, scopriamo insieme come si comportano i principali operatori italiani TIM, Vodafone, WINDTRE e Iliad.

TIM

L’approccio di TIM è abbastanza semplice: al rinnovo dell’offerta viene scalato l’intero costo mensile, anche se il credito non è sufficiente a coprire la spesa; ciò vuol dire che il credito della SIM andrà in negativo, e quindi la successiva ricarica andrà a coprire questa “mancanza”.

L’utente TIM con addebito su credito residuo ha attivo di default il servizio Sempre Connesso, che permette di continuare ad utilizzare l’offerta anche in caso di credito insufficiente al costo di 0,90 Euro al giorno per un massimo di 2 giorni (1,80 Euro di spesa massima). L’addebito non avviene in automatico: il costo viene detratto solamente se, dopo non aver potuto rinnovare l’offerta per mancanza di credito, l’utente decida di inviare un SMS o effettuare una telefonata, oppure dare il consenso esplicito all’utilizzo dei dati tramite SMS, IVR 40916 e IVR 409168.

Questo significa che a meno di un’azione da parte dell’utente, al rinnovo fallito non seguiranno spese aggiuntive con TIM (ma non si potrà utilizzare la propria offerta fino a ricarica effettuata).

Vodafone

Anche Vodafone presenta un funzionamento simile a TIM, ma con una differenza. Vale sempre la linea generale: se il credito non è sufficiente a coprire la spesa, la SIM andrà in negativo e non sarà possibile utilizzare l’offerta.

Anche qui, però, vi è la possibilità di continuare ad utilizzare lo smartphone: il cliente potrà infatti sfruttare 24 ore di chiamate e internet illimitati al costo di 0,99 Euro, rinnovato anche per le successive 24 ore allo stesso prezzo se il credito continua ad essere insufficiente per il rinnovo dell’offerta (spesa massima 1,98 Euro).

Qui però ecco la differenza con TIM: Vodafone permette di disattivare tale servizio tramite il suo Servizio Clienti (190); ciò significa che se il rinnovo non viene effettuato per credito insufficiente, l’offerta risulterà bloccata e l’utente non potrà utilizzarla fino a nuova ricarica, ma non verranno addebitati costi ulteriori.

WINDTRE

Con WINDTRE il credito insufficiente viene azzerato, con un addebito parziale del costo dell’offerta (che non risulta quindi rinnovata); alla prima ricarica utile viene addebitato il restante ammontare e l’offerta risulta rinnovata.

Anche WINDTRE offre un servizio che permette di continuare ad utilizzare il proprio smartphone, in modo differente dagli altri due operatori sopracitati: l’utente può disporre in anticipo del traffico incluso della propria offerta al costo di 0,99 Euro, fino alle 23:59 del giorno di mancato rinnovo; se il giorno successivo il credito dovesse essere ancora insufficiente, ecco che verranno addebitati altri 0,99 Euro per continuare ad utilizzare l’offerta (spesa massima 1,98 Euro).

Vale quindi come per Vodafone e TIM (conviene ricordarsi di ricaricare), convenienza particolare con WINDTRE visto che i costi vanno comunque a sommarsi alla perdita di giorni dell’offerta da rinnovare.

Iliad

Se non vi è credito a sufficienza, Iliad non rinnova l’offerta: il credito residuo rimane invariato, quindi, senza essere azzerato o andare in negativo.

L’utente potrà continuare ad utilizzare la propria SIM secondo i costi previsti dal piano tariffario di base (tutt’altro che convenienti, soprattutto paragonati a quanto siamo abituati con offerte e promozioni: 28 centesimi per ogni minuto di conversazione sia verso rete fissa che rete mobile, 28 centesimi per ogni SMS e 90 centesimi ogni 100 MB di internet, pari a circa 9 Euro/GB).

Per tutti e quattro gli operatori vale quindi sempre il solito consiglio: ricordarsi di ricaricare conviene.