La presentazione di LG V20 avvenuta nelle primissime ore di oggi, ha aperto alcuni interrogativi sui futuri dispositivi del produttore sud coreano. Dopo il flop di LG G5 che non ha ottenuto il successo di vendite auspicato, a causa dei tanti problemi emersi in questi mesi, molti pensavano che la strada della modularità venisse abbandonata in favore di soluzioni più conservative. Secondo Ken Hong, portavoce di LG, le cose stanno diversamente.

In passato LG ha dimostrato di saper insistere sulle scelte più strane, come lo spostamento del pulsante di accensione sul retro dello smartphone o i display curvi. Sembra quindi probabile che LG V20, che era già in fase di sviluppo al momento del lancio di LG G5, sia destinato a soddisfare le esigenze di una clientela che cerca un prodotto tradizionale e affidabile, destinato a mantenere le vendite ad un livello accettabile.

Le proposte della concorrenza, Samsung in primis, hanno contributo ad un calo di vendite per LG che nel secondo trimestre ha visto il fatturato decrescere del 6%. LG V20 propone comunque soluzioni innovative, come il doppio display e la doppia fotocamera posteriore, senza però spingersi troppo oltre.

LG potrebbe trarre un importante insegnamento dalla soluzione adottata da Lenovo con i nuovi Moto Z, che collegano i moduli sul retro dello smartphone con dei semplici magneti, senza richiedere la rimozione della batteria e di una parete dello smartphone. Possiamo dunque aspettarci un LG G6 modulare anche se con parecchie novità rispetto al modello attuale.