Uno degli smartphone maggiormente apprezzati del 2014 è stato sicuramente LG G3, che ha migliorato il già ottimo predecessore, LG G2. Molti utenti si sono lamentati di problemi di surriscaldamento, rallentamento sotto carico e consumo eccessivo della batteria. In molti hanno puntato il dito contro lo schermo da 5.5 pollici con una risoluzione QHD.

In effetti una risoluzione FHD porterebbe indubbiamente dei vantaggi, con un numero inferiore di pixel da gestire. I ragazzi di PhoneArena hanno pensato di effettuare un test abbassando la risoluzione dello smartphone, ottenendo dei risultati significativi, almeno dal punto di vista delle prestazioni pure.

Il telefono utilizzato è stato completamente azzerato ed ha poi ricevuto il firmware originale di fabbrica, prodotto nel Giungo 2014. Sono stati applicati i vari OTA senza però passare ad Android 5.0 Lollipop. Il test è stato eseguito con tre ripetizioni di AnTuTu seguite da tre esecuzioni dei test Manhattan Onscreen e T-Rex OnScreen di GFXBench.

Tramite l’applicazione Nomone Resolution Changer la risoluzione è stata abbassata a 1080×1920 e sono stati rieseguiti i test. Nello schema sottostante vediamo la comparazione dei due test, che evidenzia un importante aumento delle prestazioni ed un miglioramento dell’autonomia pressoché nullo.

LG G3 bench

In conclusione, perdendo qualche minuto per rootare il telefono, sostituire il launcher, visto che l’originale LG è disegnato per funzionare in QHD, ed accettando un impercettibile degrado delle immagini, LG G3 diventa un dispositivo molto più performante, senza peraltro incorrere in problemi di surriscaldamento.

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