Era il 25 giugno 2019 quando Fastweb annunciava ufficialmente di aver sottoscritto un importantissimo accordo strategico con Wind Tre per la realizzazione di una rete 5G in tutta Italia. La strategia di fondo all’accordo prevede la creazione in tempi brevi (si parla del 2026 come data ultima) di una infrastruttura di nuova generazione in grado di fornice l’accesso 5G ai clienti di entrambi le aziende, cosa che ha subito messo in stato di allerta le altre Telco presenti sul suolo italiano.

Fra queste troviamo certamente Iliad, già di suo impegnata nello sviluppo della rete 5G, che in queste ore fa ricorso al TAR del Lazio contro i provvedimenti dell’AGCOM e del MiSE che hanno autorizzato la nascita dell’accordo strategico fra Fastweb e Wind Tre. Il TAR, dopo aver visionato le carte, ha calendarizzato la prima udienza per il giorno 12 febbraio 2020.

Il ricorso di Iliad punta a fermare l’attuazione dell’accordo strategico sul 5G fra Wind Tre e Fastweb

In caso di parere favorevole da parte del Tribunale Amministrativo, allora si procederà a discutere gli atti dell’accordo fra Wind Tre e Fastweb. Nel mentre ci preme precisare che, nonostante il parere favorevole da parte dell’AGCOM e del MiSE, è ancora necessario aspettare l’approvazione da parte dell’AGCM.

Ovviamente Iliad punta a fermare completamente l’attuazione dell’accordo strategico delle due aziende che, se dovesse andare in porto, inciderebbe e non di poco sui piani di crescita dell’operatore francese. Infatti, se Wind Tre e Fastweb dovessero riuscire a coprire il 90% del territorio nazionale con connettività 5G, è ben chiaro che la stragrande maggioranza degli utenti tenderebbe a sottoscrivere un contratto con le due società, lasciando al resto della concorrenza una minima percentuale di mercato da dividersi.

Nel mentre entrambe le società si sono costituite in giudizio chiedendo il rigetto del ricorso.