Il blocco degli USA contro Huawei ha costretto a Huawei ad operare dei cambi di strategia piuttosto importanti nel campo dei dispositivi mobile. L’impossibilità di utilizzare componenti hardware prodotti da aziende statunitensi l’ha costretta a cercare partner all’estero, mentre i grandi problemi legati al mancato accesso ai servizi mobile di Google (GMS) l’ha costretta a sviluppare i Huawei Mobile Services (HMS) che proprio l’altro giorno sono arrivati alla versione 4.0.

La diatriba con il governo americano ha dato via ad una serie piuttosto lunga di cambiamenti con ripercussioni che interessano anche il modo in cui gli utenti utilizzano gli smartphone Huawei. Senza i servizi mobile di Google è ad esempio impossibile utilizzare Google Maps, cosa che ha portato l’azienda cinese a guardasi attorno per cercare un partner in grado di offrire accesso a tali informazioni.

L’accordo con TomTom fa parte della strategia di Huawei di non dipendere più dai servizi offerti da Google

Questo partner si chiama TomTom e, come dichiara il portavoce della compagnia Remco Meerstra, l’accordo di licenza di utilizzo delle mappe di TomTom è stato concluso diverso tempo fa senza annunci ufficiali da una parte e dall’altra. La comunanza di interessi con TomTom permette a Huawei di sfruttare le mappe e le informazioni relative al traffico in possesso della compagnia danese e di integrarle all’interno delle proprie applicazioni.

Purtroppo non sono presenti ulteriori informazioni ad esempio sulla durata della partnership, tanto meno sulla cifra sborsata da Huawei per poter sfruttare i servizi di TomTom.