Con Huawei P9, presentato nel pomeriggio di ieri a Londra, Huawei ha voluto concentrarsi soprattutto sul comparto fotografico senza però trascurare le altre caratteristiche. Il cuore del sistema è il chipset HiSilicon Kirin 955, con CPU octa core dotato di quattro core Cortex-A72 funzionanti a 2,5GHz e quattro core Cortex-A53 che lavorano a 1,8GHz. Come si nota dalla piccola variazione nella sigla, le differenze rispetto al Kirin 950 utilizzato su Huawei Mate 8 è minima e si limita ad una frequenza più elevata nei core Cortex-A72, che lavorano a 200 MHz in più sul chipset più recente.

È logico dunque aspettarsi che i benchmark non evidenzino prestazioni molto distanti dal predecessore e la conferma arriva da vari benchmark, dove HiSilicon Kirin 955 mostra alcuni limiti, dovuti probabilmente alla gioventù e ad una non perfetta ottimizzazione. Nel benchmark multi core ad esempio, il nuovo chipset ottiene un risultato inferiore a quello ottenuto da Mate 8 e il suo Kirin 950 che si piazza alle spalle del solo Galaxy S7. Anche in modalità single core le cose rimangono simili, anche se il nuovo SoC si dimostra leggermente più performante.

Benchmark differenti hanno fornito sostanzialmente lo stesso risultato, con le prestazioni di Huawei P9 sostanzialmente allineate a quelle di Mate 8. Inutile sottolineare come i miglioramenti rispetto a Huawei P8 siano abissali a riprova del costante impegno profuso da Huawei nel creare processori sempre più performanti. Al momento ci sono ancora parecchi punti deboli rispetto alle soluzioni di Qualcomm e Samsung ma i passi avanti sono evidenti anche dai risultati dei benchmark.

Vi rimandiamo alla nostra recensione completa, in arrivo nei prossimi giorni, insieme al focus fotografico che stiamo preparando per sviscerare tutte le potenzialità dell’innovativa fotocamera di Huawei P9.

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