Huawei Mate 20 Pro è stato protagonista di un primo teardown che ha svelato come, nonostante i vari componenti interni risultino posizionati in maniera complessa, non sia poi così difficile da smontare con i giusti attrezzi.

Presentato ufficialmente a Londra, Huawei Mate 20 Pro ha portato con sé tantissime novità rispetto al suo predecessore, Mate 10 Pro, e ha già segnato un record rispetto al precedente top di gamma del produttore, Huawei P20 Pro.

Grazie al primo teardown effettuato da ZOL possiamo avere un primo sguardo alla componentistica interna del dispositivo, in particolare il processore Kirin 980 e il lettore di impronte digitali posto al di sotto del display.

Huawei ha utilizzato una sorta di copertura per proteggere la scheda madre da polvere e altri elementi. Al di sotto di essa troviamo il Kirin 980 e gli 8 GB di RAM LPDDR4X, insieme all’adattatore Wi-Fi. Nelle immagini in alto possiamo dare un’occhiata alle memorie UFS 2.1 da 128 GB e a tutta la sensoristica per lo sblocco facciale, formata dalla fotocamera da 24 megapixel e il sensore della luce.

Nella parte posteriore di Huawei Mate 20 Pro troviamo poi un triplo modulo fotografico formato da una lente primaria da 40 megapixel (f/1.8) e una secondaria da 20 megapixel (f/2.2). Nell’ultima immagine possiamo vedere i tre sensori insieme all’OIS+EIS.

In definitiva Huawei Mate 20 Pro è risultato ben costruito e con una struttura e utilizzo di materiali degni di un top di gamma. Secondo ZOL il dispositivo è in grado di resistere a qualunque test di qualità.