Project Loon è stato sotto i riflettori per molto tempo in questo ultimo anno ed ora il team sta finalmente progettando di fare il passo successivo con il potenziamento dell’intero sistema. La fase successiva ha due parti: un lanciatore con altezza di circa 50 piedi e la condivisione del segnale internet tra i palloni aerostatici.

La prima parte è caratterizzata dal cosiddetto “Autolauncher”, un sistema alto 50 piedi che, grazie ai suoi lati in tela, consente ad un equipaggio di quattro persone di bloccare il vento fino a 15 miglia di velocità per poter lanciare il pallone con successo. I decolli sono ora parzialmente automatizzati e il tempo necessario per effetturali è stato tagliato da 45 minuti fino a 15.

In secondo luogo, da ora i palloni potranno connettersi tra loro ampliando ulteriormente l’area coperta con il servizio. Invece di dover rimanere all’interno dei 50 miglia di distanza da una stazione, il Loon potrà percorrere distanze di circa 250 – 500 miglia.

L’obiettivo finale è, ovviamente, una distribuzione più ampia entro il 2016 in luoghi come l’America Latina, Africa occidentale e Asia. Vi piace questa idea di Google o secondo voi è solo una trovata pubblicitaria?

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