Google sta facendo del proprio meglio per permettere agli sviluppatori di guadagnare attraverso il Google Play Store, il proprio negozio di applicazioni e contenuti digitali. Da oggi gli sviluppatori di quattro paesi potranno vendere le proprie applicazioni e ricevere i pagamenti da Google.

Il limite presente in molti paesi è l’impossibilità per Google di pagare gli sviluppatori, che sono costretti a rilasciare applicazioni gratuite o a farle pubblicare da qualcuno che risiede in un altro Paese. Ora anche gli sviluppatori di Azerbaijan, Islanda, Perù e Yemen potranno iniziare a guadagnare con le loro creazioni pubblicate su Google Play Store, ricevendo il pagamento nella propria valuta locale.

Oltre alle applicazioni a pagamento, in questi paesi potranno essere offerti anche gli acquisti in-app, seguendo la formula freemium sempre più in voga negli ultimi anni. Da questo punto di vista Amazon AppStore di dimostra più evoluto con un numero maggiore di paesi che possono vendere app a pagamento.

Certamente conta la maggiore esperienza di Amazon nel commercio elettronico ma fa piacere notare che Google si sta dando attivamente da fare per recuperare il terreno perduto nei confronti della concorrenza.