I Google Glass sono, al di fuori di ogni ragionevole dubbio, uno dei dispositivi più discussi, contestati, attesi, in grado di creare un hype così elevato all’inizio tanto da non poterlo sostenere: parliamo infatti di un device ancora in fase di beta test, del quale la tanto sperata versione costumer non ha ancora fatto il suo ingresso sul mercato – e non si sa quando e se lo farà – criticato da molti per essere un prodotto ancora limitato e dai pochi utilizzi possibili, abbandonato da molti sviluppatori, e per di più venduto a una cifra decisamente alta (1500 dollari).

Ritenevamo doverosa questa premessa per capire meglio la situazione di cui andremo a parlare: ricordate i Glass Basecamp? Parliamo di posti fisici creati da Google in cui chiunque avrebbe potuto, previo appuntamento, provare un modello di Glass, per poi decidere se acquistarli o meno; in più, si trattava di luoghi di riferimento per tutti i possessori che necessitassero assistenza tecnica. Google, a quanto pare, starebbe chiudendo questi Glass Basecamp, dopo pochi mesi dall’apertura, visto che BigG sembra non accettare più appuntamenti.

Potreste subito collegare questa mossa di Google obbligata dal relativo “declino” di questa nuova tecnologia, ma a quanto pare, stando alle parole di Becca Samson, Glass Community Manager, non sarebbe effettivamente così. Infatti, la decisione sarebbe stata presa visto lo scarso utilizzo di questi Basecamps, a favore invece di canali online, sia per quanto riguarda l’acquisto che il supporto.

Le interpretazioni di ciò possono essere varie, ed ognuno è libero di trarre le sue conclusioni, ad esempio credendo a Becca Samsoms, pensando che il progetto Glass sia ancora valido e che queste chiusure nulla hanno a che fare con un progetto che soffre, una cosa che, forse, Google non vuole ammettere.

Quello che ci interessa però è la vostra opinione: cosa ne pensate di questa vicenda e dei Google Glass in generale? Fatecelo sapere nei commenti!

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