La durata della batteria è spesso il tallone d’Achille per uno smartphone, visto che prestazioni sempre più importanti e tecnologie sempre più avanzate non sempre vanno di pari passo con la gestione dell’energia. La soluzione più semplice è l’implementazione di batterie più grandi e capienti, ma anche operando sul lato software si possono ottenere dei miglioramenti; sapevate che circa il 46% della batteria sugli smartphone nel mondo viene consumata con lo schermo spento? Questo è un dato curioso, visto che solitamente lo schermo è il principale fattore di scarica, e mostra come lo smartphone consumi “troppo” quando non viene utilizzato.

Purtroppo, i processi in background sono oramai diventati necessari e non evitabili se vogliamo rimanere connessi anche con il telefono in tasca. Allo stesso modo, però, si verificano spesso bug che non limitano il consumo ai soli processi in background, e che “divorano” la batteria anche se lo smartphone non è in uso: pensate che il 28,9% del consumo quando lo schermo è spento è dovuto a queste applicazioni “affamate”.

Quelli della Purdue University hanno scovato un modo per limitare gli effetti di queste app, agendo sui processi in background e limitandone i consumi ma senza andare ad intaccare l’esperienza utente: il software, chiamato Hush, chiude le applicazioni in background che potrebbero intaccare con violenza la nostra batteria ma tralascia quelle che invece utilizziamo di più; i risultati ottenuti sembrerebbero garantire miglioramenti della batteria di circa il 15,7%, non un valore eccezionale ma sicuramente meglio di niente.

Hush è disponibile gratuitamente al download su GitHub: se siete interessati a provarlo, vi basterà seguire il link qui sotto.

Download Hush

Aggiornamento: non si tratta di un’applicazione da installare direttamente sui dispositivi, ma di software da integrare nel sistema aggiungendolo alla ROM. Non è, quindi, possibile utilizzare Hush su qualunque dispositivo. Ci scusiamo per la confusione.

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