Aggiornare gli smartphone Android è molto importante, lo sanno bene gli appassionati, un po’ meno i meno avvezzi al settore informatico. Avere un telefono o un qualsiasi dispositivo con l’ultima versione software disponibile, ove possibile con le patch di sicurezza del mese corrente, non è solo una questione di competenza dei produttori, ma dipende anche da noi stessi, che spesso e volentieri, un po’ per pigrizia, un po’ per chissà che altro, manchiamo all’improrogabile dovere.

È una questione che ci preme affrontare, perché è doveroso considerare gli aggiornamenti degli smartphone Android come qualcosa di necessario al giorno d’oggi. Per farlo ci soffermeremo su alcune questioni nodali, partendo dalle basi, da cosa sono gli aggiornamenti e in cosa si differenziano, passando poi su versanti più specifici, cioè sul perché sono importanti e a cosa servono, senza mancare di darvi qualche dritta sulla questione download e installazione, un punto al quale arriverete già convinti e persuasi, scommettiamo?

Cosa sono gli aggiornamenti software

Prima di addentrarci sul perché sia importante aggiornare gli smartphone Android, come promesso, partiamo dalle basi. L’aggiornamento software è una procedura attraverso la quale gli utenti di un dispositivo digitale hanno accesso a una serie di novità e correzioni. In informatica lo si intende come un processo di sostituzione di un componente software già presente con un medesimo più recente ma di ugual funzione: ad A si sostituisce A1, per capirci. Insomma, di base un aggiornamento software prevede la presenza di uno sviluppatore che, attraverso una serie di procedure, modifica il codice sorgente con lo scopo di apportare dei cambiamenti proficui al sistema. Gestiti dai produttori di smartphone e da Google stessa, nel nostro caso, gli aggiornamenti software si suddividono sostanzialmente in due sfere principali: gli aggiornamenti di sistema (i major update), e gli aggiornamenti di sicurezza (quelli che implementano le patch di sicurezza).

Per i primi, gli aggiornamenti di sistema, si parla di update dell’SO in sé per sé, cioè della versione di Android, aggiornamenti che sostanzialmente sono distribuiti a cadenza annuale e introducono il grosso delle ultime novità in campo tecnologico, sia per quanto riguarda le funzioni, sia per quel che concerne la sicurezza. È un major update quello che introduce Android 10 (con la One UI 2.0) su un dispositivo, poniamo uno smartphone Samsung visto l’esempio, sul quale girava Android 9 Pie (e la One UI).

Per aggiornamento di sicurezza si intende invece quell’update che riguarda una porzione di software, progettata e rilasciata a intervalli più brevi per migliorare un determinato aspetto del sistema, su Android per correggere le vulnerabilità emerse e risolte con le patch di sicurezza. Sono rilasciati a cadenza mensile, ma molto dipende dall’anzianità e della levatura degli stessi smartphone: mensili sui top di gamma più recenti, trimestrali/quadrimestrali sui dispositivi più vecchiotti o semplicemente economici.

Android 10

Perché è importante aggiornare gli smartphone Android

Comprese le basi, è qui che arriva il bello. Qualsiasi essi siano, gli aggiornamenti software, incluse le patch di sicurezza, sono utili perché vanno a risolvere alcuni problemi, bug e falle nella sicurezza che Google, i produttori, o i ricercatori di terze parti hanno scovato, segnalato e risolto. Per quanto riguarda gli aggiornamenti di sicurezza, quelli che fondamentalmente ci interessano per la maggiore vista la sporadicità dei major update, Google suddivide la questione patch in cinque livelli di severità delle vulnerabilità scovate.

Si va dal livello “Critico”, per le vulnerabilità più pericolose per la stabilità dell’intero sistema operativo e per l’integrità dei dati dello smartphone, a quelli a impatto zero, passando per i livelli “Alto”, “Moderato” e “Basso”. Specificati nei dettagli del bollettino di sicurezza, assieme alle varie correzioni applicate arrivano sugli smartphone, distribuiti e integrati negli aggiornamenti software dei produttori i quali, oltre a garantire le risoluzioni dettagliate da Google, introducono spesso ulteriori affinamenti e correzioni specifiche, sovente molto rilevanti per la sicurezza, per mettere il proprio smartphone al riparo da attacchi informatici e da altri rischi eventuali.

È così che il software degli smartphone si perfeziona, migliora e si aggiunta per alcuni problemi e falle che via via, con l’utilizzo, utenti e ricercatori segnalano a chi di dovere. E ribadire ancora una volta che lasciare un aggiornamento in sospeso, fra le notifiche archiviate e messe da parte, è un errore da non commettere, masochismi a parte.

patch di sicurezza

L’utilità di aggiornare gli smartphone Android: novità e funzioni

Ma gli aggiornamenti software non celano solo risoluzioni di problemi e correzioni di falle nella sicurezza. Tempo fa Android ci includeva anche le applicazioni proprietarie, ora c’è il Google Play Store per questo, ma non per questo alcune delle novità tecnologiche che le case smartphone o Google stessa introducono le possiamo toccare con mano proprio grazie agli update. E se prima erano gli aggiornamenti mensili con le patch di sicurezza quelle tirate in ballo, è qui che intervengono i major update, la dimora della maggior parte delle novità e delle funzioni di cui parliamo anno dopo anno.

Cogli aggiornamenti di sistema, Android introduce ad ogni cambio di numerazione varie funzionalità e particolarità che riguardano l’interfaccia, (pensiamo al tema scuro a livello di sistema di Android 10), la gestione dello smartphone (le gesture a schermo intero fra le novità più grosse degli ultimi anni), delle funzioni specifiche come la Live Caption per chi ha problemi d’udito, ma anche ulteriori implementazioni che riguardano la privacy (pensiamo alle varie opzioni con cui gestire i servizi di geolocalizzazione di Android 10), la connettività (il supporto nativo al 5G della decima release di Android), la sicurezza (al protocollo TLS 1.3) e così via.

E questo è solo un assaggio di ciò che un aggiornamento di sistema può introdurre. Perché poi c’è da considerare tutta la schiera di novità e funzioni relative alle personalizzazioni di Android, cioè all’interfaccia utente che i produttori stessi implementano sui propri smartphone. Potremmo stare qui fino a domani a raccontarvi tutto ciò che le varie case possono includere nei major update. Qui basti considerare che, alla caterva di novità, funzioni e implementazioni che sbucano da una nuova versione di Android, ce ne sono altrettante che i produttori integrano negli aggiornamenti di sistema, fra cambiamenti grafici, nuove funzionalità specifiche e correzioni di funzioni proprietarie.

android 10 Samsung Galaxy S10+

Come scaricare e installare gli aggiornamenti software

Installare un update un tempo era un po’ da smanettoni, fra procedure da smartphone con tanto di download manuale del file di installazione (possibile in alcuni casi specifici), o scenari che chiamavano in causa il computer, sul quale installare determinati programmi, proprietari o meno, con cui effettuare l’aggiornamento.

Ad oggi questo è solo un ricordo per i più. Perciò, considerando le motivazioni che ci hanno spinto ad affrontare un argomento del genere, cioè convincere gli scettici, è evidente, passiamo dritti agli aggiornamenti via OTA. D’altronde ormai avrete capito quanto sia importante tener conto degli aggiornamenti software, che siano major update o aggiornamenti periodici. E se a tutto questo uniamo il fatto che sia un gioco da ragazzi scaricarli e installarli Over-the-air, capite bene che non c’è proprio alcun motivo di chiudere un occhio e sorvolare.

Android logo nuovo

Ma prima di prendere in mano lo smartphone e, a spron battuto, scaricare il primo aggiornamento che trovate, magari vecchio di un secolo, badate bene a qualche suggerimento. Per prima cosa date un’occhiata alla percentuale di carica residua (possibilmente ben oltre la soglia del 20%), e occhio anche al tipo di connessione da utilizzare, preferibilmente WiFi a meno che non abbiate del traffico dati residuo da buttare, perché si va dalle centinaia di mega a qualche giga di peso, per dire.

Ovviamente stiamo parlando degli aggiornamenti via OTA, quelli che lo smartphone vi notifica da sé, e che potete anche cercare manualmente nella sezione apposita presente nelle impostazioni del vostro smartphone. Comunque, terminato il download, per installare un aggiornamento basta seguire le semplici indicazioni che ci fornisce lo smartphone stesso, cliccare su avvia e pazientare il tempo necessario affinché il sistema si aggiorni.

Semplice no? Ora rilassatevi, il peggio è passato, perché non vi resta che godervi il vostro smartphone, rinnovato, rafforzato e perfino un pochino svecchiato.