Quali sono le dieci cose da sapere sul 5G per prepararsi al meglio al lancio commerciale delle reti di nuova generazione che hanno debuttato ufficialmente in Italia grazie a Vodafone? Abbiamo selezionato un piccolo decalogo informativo che spazia in ogni ambito da quello più tecnico con le caratteristiche tecniche dei network dunque velocità, latenza e capacità operative a quello più storico con informazioni sulle sperimentazioni dal vero giorno zero.

Ci sono tante sfaccettature che riflettono la luce del 5G e che mostrano tutto il potenziale di una tecnologia che può diventare davvero “disruptive” ossia in grado di rompere in modo netto col passato. Ecco le dieci nozioni pratiche da sapere, con tutti i link per approfondire i temi toccati.

1 – L’Italia è il quinto paese ad accendere il 5G

Con l’attivazione delle antenne di Vodafone e il debutto delle sue offerte 5G nelle città pilota Milano con la propria cintura di comuni, Torino, Bologna, Roma e Napoli, l’Italia è diventato ufficialmente il quinto paese al mondo ad offrire ufficialmente la nuova tecnologia in modo commerciale seguendo a Stati Uniti, Corea del Sud, Svizzera e Gran Bretagna.

2 – Il 5G è velocissimo

Vi abbiamo spiegato in più approfondimenti che il 5G non è soltanto velocità ma porterà diverse migliorie innovazioni svariati ambiti a livello squisitamente tecnico, tuttavia non si può che sottolineare quanto sia rapida la velocità dei network di futura generazione che potranno arrivare a scaricare un intero film in pochi istanti. Si passa da 1 Gbps di valore di picco su una singola cella LTE a 20 Gbps in downstream e 10 Gbps in upstream con valori “reali” di almeno 100 Mbps in down e 50 Mbps in up con le nuove reti.

3 – La latenza del 5G è la sua vera forza

Tuttavia, più che la velocità, la vera punta di diamante del 5G è la bassissima latenza che consentirà di poter connettere tra loro milioni di dispositivi per ogni chilometro quadrato con un tempo di risposta praticamente assente. Una vera manna per tante tecnologie e servizi (vedi punto 9).

4 – Il 5G rimane agganciato anche a 500 km/h

I nuovi network sono in grado di rimanere agganciati a connessioni di dispositivi fino a una velocità di 500 km orari quindi molto più di una supercar o di un treno ad alta velocità così come di velivoli ultraleggeri e elicotteri e circa la metà della velocità di crociera di un aereo di linea.

5 – Il 5G è in lavorazione dal 2008

Il 5G è stato in lavorazione per lungo tempo, molto più di quanto si possa immaginare. Per la precisione dal 2008 anno in cui niente meno che la NASA iniziò a studiare la tecnologia seguita poi da alcuni paesi che hanno fatto a traino come India e Israele. Il primo grande colosso tecnologico che ha investito in modo profondo è stato proprio Huawei ora al centro di una querelle internazionale.

6 – Le bande di frequenze del 5G

Sono tre le bande di frequenza che vengono sfruttate in Italia: 694 – 790 MHz, 3600 – 3800 MHz e 26,5 – 27,5 GHz. La differenza è presto detta. La banda 700 (che è quella più nobile) può entrare con più efficacia all’interno di barriere come muri e soffitti, dunque in edifici e strutture rendendosi ideale per luoghi pubblici come aeroporti, centro commerciali, stazioni, rete ferrovia e autostradale.

Quella intermedia copre zone densamente e anche quelle mediamente popolate ed è quella che ha visto le puntate più alte proprio perché va a coprire una vasta fascia del territorio. La terza banda di frequenza è quella delle onde millimetriche che vengono chiamate così visto che la dimensione va da 1 a 10 mm e permettono un’altissima voce trasferimento a fronte di una portata molto bassa, sono ideali per il trasferimento di connessione in campo aperto.

7 – Gli operatori 5G in Italia

Sono cinque gli operatori che hanno partecipato all’asta in Italia per fornire ai propri clienti la connessione 5G da subito e sono TIM, Vodafone, Wind e Tre, Iliad e infine anche Fastweb. Vodafone, TIM e Iliad sono le uniche tre che hanno ottenuto frequenze in tutte e tre le bande mentre Wind e Tre in quelle intermedia e millimetrica e Fastweb solo in quella millimetrica.

8 – Il 5G non è pericoloso

Come abbiamo ampiamente raccontato sia un approfondimento sulla pericolosità del 5G sia sulla discussa puntata di Petrolio, il 5G non è affatto dannoso per la salute visto che l’Organismo Mondiale della Sanità ha mantenuto le stesse indicazioni per i precedenti network e quindi valgono le stesse precauzioni che si possono utilizzare con gli smartphone attuali evitando un contatto prolungato con il corpo per evitare un assorbimento eccessivo delle onde elettromagnetiche. Dunque, meglio sempre utilizzare auricolari via cavo e dispositivi Bluetooth (che non sono pericolosi) per le telefonate.

9 – Il 5G rivoluzionerà il mondo

Per tutto ciò che abbiamo precedentemente raccontato, il 5G farà da vero traino per una rivoluzione in tantissimi ambiti soprattutto grazie alla bassa latenza potendo connettere tra loro milioni di dispositivi al meglio delle loro possibilità. Darà la giusta spinta a tecnologie come l’Internet delle Cose, le Smart City, le Auto Connesse e quelle a guida autonoma così come la TV digitale.

10 – Il 5G diffonderà ancora più dati personali

Il 5G farà anche la fortuna dei servizi che vanno a raccogliere i dati personali perché con una maggiore quantità di dispositivi connessi costantemente ad alta velocità si potranno andare a raccogliere tantissime informazioni relativi alle abitudini, preferenze e tutto ciò che fa la fortuna di Facebook e altre applicazioni e servizi online. A maggior ragione, è più che consigliabile prestare sempre la massima attenzione a quello che si condivide online e a limitare il più possibile la diffusione dati sensibili, cercando di sfruttare al massimo tutti gli strumenti dedicati alla privacy disponibili.