Nella nostra video prova su Android 8.0 Oreo vi abbiamo mostrato le novità principali introdotte dalla nuova versione del robottino verde, ma sono davvero tantissime le piccole novità presenti nel sistema. Abbiamo voluto riassumervi le più interessanti anche se non è escluso che nei prossimi giorni possano emergere ulteriori novità.
La prima novità riguarda gli sviluppatori, che potranno sfruttare una nuova funzione legata alla pressione prolungata dei tasti volume. Utilizzando un apposito permesso le applicazioni sviluppate per Android 8.0 Oreo potranno effettuare determinate operazioni al rilevamento di una pressione prolungata sui tasti di regolazione del volume, anche a schermo spento. La funzione sarà però riservata alle applicazioni preinstallate dai produttori, che potranno quindi scegliere come e quando abilitarla.
Una novità che potrebbe passare inosservata ai più, ma che sicuramente contribuirà a dare una sensazione di maggiore fluidità del sistema, è la riduzione del tempo di latenza relativo alla schermata di sblocco, che in seguito ad alcuni vincoli di sistema era decisamente aumentato negli ultimi anni. Ottimizzando alcune chiamate e riducendo la latenza di sblocco, il processo è ora decisamente più fluido e meno fastidioso in alcune situazioni.
Android 8.0 Oreo ha introdotto una nuova modalità di gestione delle attività in background, limitandone l’esecuzione al fine di migliorare l’autonomia complessiva del sistema. Mentre le ottimizzazioni complete sono riservate alle applicazioni dotate di supporto ad Android O, le applicazioni più vecchie potranno comunque applicare una ottimizzazione delle attività di background, attraverso il pannello di dettaglio delle applicazioni.
Va segnalato che l’attivazione della funzione potrebbe incidere sulle notifiche, ma se avete applicazioni particolarmente energivore, potrebbe essere una valida soluzione, in attesa di un aggiornamento. Tra le novità segnaliamo anche una nuova gestione dell’installazione di applicazioni provenienti da fonti sconosciute.
È infatti sparita l’opzione “Origini sconosciute” che consentiva di autorizzare l’installazione di apk scaricati dalla Rete. Al suo posto è stato introdotto un nuovo permesso che dovrà essere garantito alle applicazioni che cercheranno di installare applicazioni non provenienti dal Play Store. In questo modo se un’applicazione malevola cercherà di scaricare e installare un apk a vostra insaputa sarà impossibile, visto che servirà l’autorizzazione esplicita da parte dell’utente.
Il permesso di installazione potrà essere revocato in qualsiasi momento, in modo da garantire la massima sicurezza possibile. Nell’ordine di semplificare il sistema di stampa, finora reso complicato dalla necessità di scaricare un plugin per ogni produttore, Android 8.0 Oreo introduce un nuovo servizio di stampa universale, compatibile con tutte le stampanti certificate da Mopria, che rappresentano il 97% di quelle presenti sul mercato.
L’arrivo di Android 8.0 Oreo renderà felici i possessori di Google Pixel e Google Pixel XL, che con l’aggiornamento potranno utilizzare la Carrier Aggregation 3xCA, in grado di garantire una migliore velocità di rete soprattutto in situazioni particolarmente congestionate.
Chiudiamo con la nuova numerazione utilizzata per identificare le varie build di Android 8.0 Oreo. Invece del sistema adottato finora, formato da sei caratteri, si passa a un nuovo codice composto da tredici caratteri divisi in tre blocchi, secondo il formato PVB.YYMMDD.bbb.
Il carattere P indica la lettera della piattaforma, quindi in questo caso sarà O, il carattere V indica la branca principale, che per gli utenti sarà sempre P, mentre BB indica la versione del codice utilizzata. Nel caso della prima release di Android 8.0 Oreo si tratta della sigla R6.
Il secondo gruppo, come è facile immaginare, indica la data relativa al codice utilizzato, mentre l’ultima parte è utilizzata per differenziare build che utilizzano il codice sorgente con la stessa data.