Prestazioni ed ottimizzazione dei consumi: sono queste le chiavi del successo degli odierni dispositivi mobile, e Google appunto non desidera altro che fare suoi questi due obiettivi cercando di “circondarsi” di persone competenti. Viene infatti proprio oggi completata l’acquisizione da parte di Google di FlexyCore, una startup francese nata da 5 anni nota per aver introdotto su Android l’applicazione DroidBooster, oggi non più disponibile sul Play Store.

FlexyCore è in grado di aumentare vertiginosamente il livello di prestazioni di un dispositivo basato su architettura ARM, addirittura fino a 10 volte. Il segreto sta nel generare file binari estremamente ottimizzati per architettura ARM dal codice Dalvik, cioè da quel codice che viene eseguito dalla “macchina virtuale” su cui girano le applicazioni Android.

In questo modo si va ad estremizzare lo sfruttamento dell’hardware ed a ridurre i tempi di esecuzione delle operazioni. Questo ovviamente comporta anche una diminuzione dei consumi, in quanto l’hardware viene utilizzato al 100% per molto meno tempo rispetto al normale.


C’è da dire che l’acquisizione di FlexyCore da parte di Google è iniziata già durante lo scorso anno, ed alcuni membri del team nel corso dei mesi passati hanno già iniziato a lavorare presso Google. Solo oggi, però, l’acquisizione diviene completa ed ufficiale per 23 milioni di dollari.

Cosa aspettarci, dunque, dalle prossime release di Android? Non solo nuove funzioni e piccoli cambiamenti dell’interfaccia, ma soprattutto prestazioni ancor più elevate. Probabilmente vedremo i primi frutti di questo lavoro già in Android 4.4 KitKat.

Via