Esattamente una settimana fa, vi parlammo del fatto che Google stesse sviluppando delle novità sul fronte della Fotocamera, novità che elencammo in maniera sintetica nel nostro articolo dedicato. Purtroppo non si era in possesso di informazioni più dettagliate sulle quali poter dare una sorta di giudizio sul lavoro che Google stesse facendo, e quindi rimandammo il discorso a tempi più maturi.

Queste informazioni, però, oggi si è riusciti ad ottenerle grazie a Gina Scigliano, portavoce di Google, la quale ci informa su molte delle novità che Google ha intenzione di introdurre per quanto riguarda la Fotocamera di Android. Sappiamo che si avrà a che fare con foto di tipo RAW, formato che è orientato più a fotografi professionisti che ad utenti comuni. Il supporto al formato RAW dovrebbe essere presente direttamente all’interno dell’HAL (Hardware Abstraction Layer), cioè quella parte del sistema operativo che gestisce le comunicazioni tra hardware e software di un dispositivo (smartphone, tablet, smart camera, etc..).

Le ultime versioni dell’HAL e del framework di Android supportano il formato RAW e la modalità scatto continuo. Pubblicheremo ed argomenteremo le API (Application Programming Interface) in una futura release per spiegare di più riguardo la funzionalità dell’HAL.

Queste le prime parole di Gina Scigliano, che conferma quindi la volontà da parte di Google di dotare la Fotocamera di Android anche della modalità di scatto continuo. Veniamo però al dunque, cioè come farà Google a migliorare le foto scattate con Android.

Per chi non lo sapesse, le fotografie scattate con qualsiasi dispositivo non sono solamente il frutto della qualità delle lenti e del sensore fotocamera in sè, ma anche della bontà del software e del post-processing di un’immagine. Migliore è la gestione del processo post-scatto/memorizzazione delle foto, migliore sarà la qualità delle foto stesse. Le modifiche software alle foto danno anche la possibilità di rimuovere rumore d’immagine (fino ad un certo livello), migliorare la saturazione, il contrasto, la luminosità ed anche la definizione delle immagini. Modifiche profonde al software della fotocamera, quindi, comportano cambiamenti a volte anche abissali tra una versione software e l’altra. Naturalmente, però, bisogna sempre tener presente che, in questo caso, si parla di sensori fotocamera estremamente piccoli ed intrinsecamente molto soggetti a rumore, per cui non possiamo aspettarci che il nostro smartphone, grazie ad un aggiornamento software, scatti delle foto con la qualità di una fotocamera reflex.

Ma cosa comporterà concretamente un HAL aggiornato? In sostanza, si darà la possibilità agli sviluppatori di poter scrivere tutti gli algoritmi per il post-processing delle immagini che desiderano, algoritmi che potranno essere inclusi in applicazioni fotocamera: questo comporterà una reale modifica della qualità delle immagini scattate, che prescinde dall’editing foto che attualmente siamo abituati a fare con alcune applicazioni, tipo Instagram o altre.

Quello che accade quando scattiamo delle foto con il nostro smartphone, ad esempio, è che la foto stessa appena scattata (formato RAW) viene automaticamente “convertita” in un formato d’immagine JPEG, che offre molta meno qualità rispetto al formato RAW. Le foto RAW, però, non sono immediatamente utilizzabili, per cui c’è comunque bisogno di una qualche “codifica” che le renda “riconoscibili” al sistema. Il termine RAW, in sè, significa proprio “non elaborato”. Google non ha però voluto esprimersi sul tipo di formato di file (finale) prevede per le foto RAW, e neanche se darà la possibilità di poterlo scegliere direttamente all’utente.

Per quanto riguarda invece la modalità di scatto multiplo, ovviamente bisognerà tener conto dei limiti che hanno i vari dispositivi. Non tutti hanno infatti un sensore ed un’ottica capaci di “star dietro” dalla modalità di scatto continuo, o comunque hanno bisogno dei loro “tempi” di reazione prima di riuscire a scattare una foto dopo averne scattata un’altra poco prima. Come funzionerà lo scatto continuo ce lo spiega ancora una volta Gina Scigliano:

Il concetto che sta alla base del nuovo HAL e delle future API è focalizzato sulla modalità di scatto continuo. L’idea di base è che, invece di scattare una singola foto per la quale viene impostato un certo set di parametri, hai la possibilità di richiedere una serie di scatti multipli ognuno con differenti parametri, come esposizione ed altri. Il sottosistema della fotocamera cattura gli scatti delle foto, i quali potranno essere post-processati successivamente dall’HAL.

Da Google possiamo quindi aspettarci non solo una fotocamera migliorata di default per quanto riguarda la qualità delle foto, ma anche per quanto riguarda l’aggiunta di nuove funzioni. Immaginiamo quindi che si possano modificare in tempo reale più impostazioni per scatti migliori in determinate condizioni ambientali ed, in generale, godere di un miglioramento generale delle foto.

Il controllo aggiuntivo darà la possibilità di realizzare applicazioni per la fotocamera di alta qualità sui dispositivi Android, le quali potranno operare in modo affidabile anche su prodotti differenti in quanto saranno utilizzati algoritmi specifici (ove possibile) per massimizzare la qualità e le prestazioni.

Per esempio, il nuovo sottosistema della fotocamera (HAL) permetterà di ottenere un miglior controllo sul focus, sull’esposizione e sul post-processing delle foto, come ad esempio riduzione del rumore, contrasto e dettaglio.

Riguardo la questione “Nexus 5“, Google è al corrente dei problemi di cui soffre principalmente il software che gestisce la fotocamera ed afferma:

Il team è a conoscenza dei problemi e sta lavorando su un aggiornamento software che sarà disponibile a breve.

Nexus 5 potrà quindi godere sicuramente di un miglioramento (si spera significativo) della qualità delle foto ma, in generale, questo miglioramento sarà parte integrante di tutti i dispositivi Android (dunque non solo i Nexus potranno beneficiarne). Questo vorrà dire che anche le aziende produttrici potranno cimentarsi nello sviluppare nuovi algoritmi per migliorare, secondo le proprie esigenze/strategie, la qualità delle foto scattate dai loro dispositivi

Ulteriori informazioni su HAL potete trovarle alla pagina ufficiale di Google Developers.

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