Google ha rilasciato i dati relativi alla diffusione di Android, aggiornati per febbraio: non ci sono sorprese eclatanti: KitKat e Lollipop si confermano le versioni più utilizzate, mentre Marshmallow è ancora fermo all’1% di share.

Analizziamo più nel dettaglio i grafici, che, purtroppo, confermano ancora una volta quello che probabilmente è il principale problema legato ad Android, ovvero la frammentazione. Infatti è impensabile, almeno secondo chi scrive, che quasi un quarto (23.9%) dei dispositivi Android utilizzi ancora Jellybean, ovvero la versione 4.1, 4.2 o 4.3 del sistema operativo di Google, che ha più di 3 anni, un’eternità nel mondo della tecnologia.

KitKat è presente sul 35.5% dei terminali Android, confermandosi ancora una volta come la versione più utilizzata, seguita a ruota da Lollipo con il 34.1%. A seguire troviamo Gingerbread (2.7%), Ice Cream Sandwich (2,5%) e, udite udite, Marshmallow! Avete capito bene, la release più recente di Android, presentata ufficialmente in autunno ma disponibile già da oltre otto mesi grazie alle developer preview, ci ha messo ben tre mesi a raggiungere la misera quota dell’1.2%.

La colpa di questi ritardi nella distribuzione non è da imputarsi a Google, bensì ai produttori stessi. Essi, spesso e volentieri, non rilasciano in tempi rapidi gli aggiornamenti, vuoi per questioni di marketing (Samsung aggiorna i suoi telefoni sempre dopo la presentazione del nuovo top di gamma), vuoi per difficoltà tecniche, vuoi per pigrizia. Non è un caso, infatti, se ad oggi possiamo contare sulle dita di una mano le aziende che hanno rilasciato Android Marshmallow almeno per i propri top di gamma: HTC, LG, Samsung (ma solo in Corea).

Al contrario, gli smartphone di Google (ovvero i Nexus) sono stati aggiornati quasi istantaneamente, infatti sarebbe istruttivo avere dei dati a riguardo. Speriamo quindi che in futuro le cose cambino sensibilmente.

Commentate per dire la vostra! Avete già ricevuto Android Marshmallow sui vostri dispositivi?

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