Amazfit GTS vs Amazfit GTR – Tra luglio e agosto dello scorso anno Huami ha rilasciato in rapida successione Amazfit GTR e Amazfit GTS, due smartwatch esteticamente molto diversi ma che a uno sguardo un po’ più approfondito rivelano molte cose in comune.

A qualche mese dall’arrivo di entrambi i modelli in Italia abbiamo deciso di metterli a confronto, per capire in cosa sono simili e quali sono invece le differenze, a parte ovviamente quelle estetiche, per aiutarvi a scegliere il modello che fa al caso vostro.

Gemelli diversi? Ecco le differenze

Oltre al diverso fattore di forma, quadrato per Amazfit GTS e circolare per Amazfit GTR, dal punto di vista estetico il GTR presenta due pulsanti fisici anche se nell’uso di tutti i giorni anche il singolo pulsante di GTS è sufficiente. Il pulsante inferiore di GTR infatti viene utilizzato principalmente per una funzione a piacere (richiamare le notifiche, visualizzare il battito cardiaco, avviare un’attività e altro) e non se ne sente la mancanza su GTS, dove le funzioni sono replicate con una pressione prolungata del tasto.

Nonostante la risoluzione sia molto simile, 454 x 454 pixel su GTR e 384 x 442 pixel su GTS, lo schermo di quest’ultimo appare decisamente più definito, grazie a una densità leggermente superiore (341 ppi contro 326 ppi). Il nero è ottimo su entrambi ma su GTS è decisamente spettacolare e di fatto, grazie anche alla curvatura del vetro protettivo, rende difficile vedere i bordi, se non inclinando il display.

Il software è sostanzialmente lo stesso in quanto a funzioni ma su GTS sono state scelte delle icone con diverse sfumature di colore che accentuano l’elevata qualità del display e ne rendono ancora più piacevole l’utilizzo. Sostanzialmente identica la visualizzazione delle notifiche anche se GTS prevale per un miglior posizionamento dell’icona che consente di aprire notifiche diverse dalla stessa app, cosa facilitata dalla forma del display.

Se per quanto riguarda le funzioni smart e le notifiche i due smartwatch si equivalgono, in modalità sportwatch le differenze si vedono. Nonostante nessuno dei due sia nato come orologio sportivo (per questo Amazfit ha realizzato la linea Stratos) GTS offre buoni risultati nella misurazione delle attività sportive, con una discreta precisione del GPS.

I satelliti vengono agganciati in una decina di secondi e il segnale rimane sempre molto stabile. Diverso è il discorso per GTR, leggermente più lento ad agganciare un numero sufficiente di satelliti (e con il cielo nuvoloso le cose peggiorano ulteriormente) e molto più impreciso nella traccia rappresentata.

Negli screenshot qui sotto vedete lo stesso percorso tracciato dai due modelli, entrambi messi a confronto con un Amazfit Stratos (Nell’ordine Amazfit GTR, Amazfit GTS e Amazfit Stratos). I due modelli più recenti non sono dei campioni di precisione ma da questo punto di vista Amazfit GTS prevale leggermente grazie a un tracciato più vicino alla realtà e dati relativi a distanza percorsa e velocità più affidabili.

Decisamente diversa invece l’autonomia, dove Amazfit GTR vince a mani basse: non scende mai sotto i 20 giorni e con un uso moderato può spingersi fino a 25 giorni, scendendo a 5 giorni solo se viene attivata la modalità Always On Display, non ancora ottimizzata.

Dal canto suo Amazfit GTS si ferma a dieci giorni, quattro con la modalità AoD, e arriva a dodici giorni disattivando la funzione che accende il display con la rotazione del polso, cosa che rende necessario premere il pulsante. Veloce la ricarica, con entrambi i modelli che impiegano meno di un’ora per una carica completa.

Per entrambi infine sono presenti numerose watchface, almeno un centinaio, anche se quelle decisamente meritevoli sono poche, una decina per ogni modello.

A questo punto dovreste già avere un’idea di quale sia il vostro smartphone perfetto, ma vi forniamo un riepilogo dei motivi più validi per scegliere uno rispetto all’altro, con qualche spunto che potrebbe tornare utile per i più incerti.

Perché scegliere Amazfit GTS

Amazfit GTS è indubbiamente la scelta migliore se cercate un buon compromesso tra smartwatch e sportwatch, anche se alla fine non averte il meglio di nessuna delle due categorie. È preferibile per il display, di qualità sicuramente superiore, e per la gestione delle notifiche, indubbiamente migliore.

Se la cava bene nello sport, pur non raggiungendo la precisione di altri modelli Amazfit come lo Stratos, ma è veloce nell’agganciare i satelliti e i dati raccolti sono decisamente più precisi rispetto al GTR.

Accettabile l’autonomia si adatta anche ai polsi più piccoli senza risultare particolarmente ingombrante e con un cinturino in acciaio o in pelle può diventare ancora più bello da vedere. Potete acquistarlo su TomTop, che ringraziamo per il sample utilizzato per i test, visitando questo indirizzo.

Perché scegliere Amazfit GTR

Se preferite un look tradizionale Amazfit GTR è indubbiamente la scelta perfetta: cassa e schermo circolare, due pulsanti sul lato destro che ricordano i tradizionali cronografi e un look decisamente più imponente, che ben si adatta su polsi robusti e che potrebbe sembrare gigantesco sui polsi più sottili.

È la scelta perfetta se quello che chiedete a uno smartwatch è l’autonomia: arriva a superare senza problemi i 20 giorni, e con qualche accorgimento non è impossibile raggiungere un mese, un dato davvero importante per questa tipologia di prodotto. Se la cava anche con lo sport pur essendo meno preciso e più lento nell’aggancio del GPS, ma se non avete grosse pretese è sicuramente da acquistare, sullo store ufficiale, a occhi chiusi.