Gli auricolari Bluetooth sono tutti uguali, giusto? No, sbagliato. Jabra Eclipse è un auricolare Bluetooth che spicca per il suo design semplice, per le dimensioni ridotte e per il fatto che viene venduto con una sorta di docking station con batteria integrata. Insomma, è un prodotto sopra le righe e che si eleva sopra il resto del mercato.

Presentato a IFA 2015 insieme a Jabra Sport Pace e Jabra Halo Fusion, Jabra Eclipse ècostituito da due parti fondamentali: l’auricolare vero e proprio (piccolissimo: è lungo appena 5cm, con la parte che si infila nell’orecchio grande appena 1.7cm) e la docking station portatile, che presenta l’unico tasto fisico del prodotto e contiene una batteria per ricaricare l’auricolare anche senza un alimentatore. Il design è molto semplice ed elegante, con la docking station ovale e con una forma decisamente originale; l’auricolare è realizzato in plastica semi-gommata con un inserto in alluminio sulla parte esterna, mentre la docking station è interamente realizzata in plastica con la stessa finitura semi-gommata.

Jabra Eclipse 2

Il tasto fisico accennato in precedenza è posto in corrispondenza del logo Jabra sulla parte inferiore della docking station: serve sia per controllare lo stato della batteria (una pressione) sia per collegarlo via Bluetooth ai vari dispositivi (pressione prolungata per avviare la modalità accoppiamento). Nella stessa posizione è posto il chip NFC per l’accoppiamento veloce con quei dispositivi che supportano questa tecnologia.

Jabra Eclipse 3

L’aspetto più interessante di Jabra Eclipse è senza dubbio il sistema di controllo: basta sfiorarlo in punti precisi perché si attivino, senza dover cercare il tasto e premerlo – operazione non sempre così semplice come può sembrare. Con un tocco si ottiene un resoconto dello stato dell’auricolare (connessione, autonomia residua), mentre con due tocchi si può attivare la ricerca vocale oppure richiamare l’ultimo numero, a seconda dell’impostazione scelta.

Il difetto che ho riscontrato è che l’auricolare non è molto sensibile e non sempre recepisce correttamente il tocco, col risultato che a volte recita lo stato anziché attivare l’assistente vocale oppure non recepisce il comando del tutto. In tutto questo gioca una parte importante l’abitudine, ma le istruzioni non vengono incontro ai neo-possessori del dispositivo indicando una zona dove il tocco non è sempre recepito: la zona corretta è in realtà quella nera subito sopra la fascia metallica.

Jabra Eclipse 4

Il comfort è decisamente buono, grazie anche al fatto che vengono impiegate coperture in silicone come quelle normalmente in uso sulle cuffie in-ear: in questo modo c’è un buon isolamento dall’esterno e, al contempo, c’è una buona presa dell’auricolare che non scivola quindi via dall’orecchi ma vi rimane saldamente ancorato. La confezione include tre tipi differenti di coperture in silicone.

La sensibilità del microfono è molto buona e l’interlocutore sente sempre molto bene ciò che viene detto; allo stesso modo, anche l’audio riprodotto è di elevata qualità – tanto che è possibile ascoltare musica senza troppi problemi.

La batteria ha un’ottima durata: Jabra Eclipse ha un’autonomia di circa 9 ore (di cui 4 ore circa in chiamata), che raddoppiano considerando la batteria interna della docking station. Un risultato ottimo per questo tipo di prodotto.

È possibile aggiornare il firmware utilizzando l’applicazione Jabra Assist: in questo modo è possibile migliorare le funzionalità, ma anche cambiare lingua dei messaggi vocali recitati dal dispositivo.

In conclusione

Jabra Eclipse è un ottimo auricolare Bluetooth che risalta in mezzo al mare di proposte presenti sul mercato per qualità costruttiva, design e funzionalità. Particolarmente interessante il concetto di docking station con batteria integrata, che permette di prolungare ulteriormente l’autonomia anche se non si ha a disposizione una presa di corrente per effettuare la ricarica. Nonostante il prezzo elevato di circa 100€ su Amazon.it, non posso non consigliarne l’acquisto: è un prodotto eccezionale sotto tutti i profili che vale quel che costa (e non è cosa da poco!).