La perdita dello smartphone — sia essa dovuta ad un furto o ad uno smarrimento — è un’esperienza traumatica, non soltanto per il danno economico, ma anche e soprattutto per la mole di dati sensibili che affidiamo quotidianamente a questi dispositivi, per questo motivo il team di Google sta pensando di sfruttare Secure Lock per far sì che gli smartphone con Android 16 diventino potenzialmente impenetrabili.
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Secure Lock di Google per mettere il lucchetto ad Android 16
Il problema è ovviamente molto serio e infatti è oggetto di continue attenzioni da parte del colosso di Mountain View: in tempi non sospetti vi abbiamo parlato della soluzione, o per meglio dire della complicazione che renderà ancora più sicuro il Blocco remoto di Android, ma anche di come Trova il mio dispositivo si sia evoluto in Find Hub (Funzioni Trova per noi italiani). Ebbene, detto di tutti gli sforzi già messi in campo, Google sta progettando il prossimo passo: Secure Lock.
Allo stato attuale, in caso di perdita dello smartphone Android, è possibile servirsi della suite Protezione dai furti introdotta a partire da Android 15 e in particolare della funzione Blocco remoto per bloccare il dispositivo da remoto (a patto di averla preventivamente attivata come da indicazioni del sito ufficiale) mediante PIN, password o altro blocco schermo attivo. In questo modo, lo smartphone rimane acceso e può essere tracciato tramite Funzioni Trova.
In alternativa, esiste una soluzione più drastica che consiste nell’eliminare in maniera definitiva tutti i dati del dispositivo con un importante caveat: Google stessa ci mette in guardia dall’irreversibilità di questa soluzione, che insieme ai dati cancella anche la possibilità di tracciare lo smartphone.
Percorrendo la prima strada, lo smartphone — a patto che sia online — viene bloccato e può essere tracciato, tuttavia chiunque se lo ritrovi tra le mani può aprire la tendina delle notifiche e il pannello delle impostazioni rapide, nonché interagire con i widget della schermata di blocco ed eventualmente anche con l’assistente vocale predefinito. Sebbene ciò non rappresenti un rischio diretto per i dati sensibili dell’utente, ne configura sicuramente uno potenziale e Google intende scongiurarlo a partire da Android 16.
Come evidenziato da Mishaal Rahman, Android 16 offre una nuova funzione denominata Secure Lock, che nelle intenzioni della casa madre renderà tutti gli smartphone più sicuri limitando l’accesso alle funzioni menzionate poc’anzi (tendina delle notifiche, pannello delle impostazioni rapide, widget della schermata di blocco e assistente vocale predefinito). Google, in un commit nell’Android Open Source Project (AOSP), parla di “una nuova funzione che consente agli utenti di bloccare da remoto i propri dispositivi mobili tramite client autorizzati in uno stato di sicurezza avanzato, che limita l’accesso ai dati sensibili (notifiche delle app, widget, impostazioni rapide, assistente, ecc.) e richiede sia l’autenticazione delle credenziali che quella biometrica per l’accesso al dispositivo”.
Insomma, in presenza di Secure Lock, l’accesso alle funzionalità dello smartphone potrà passare solo attraverso credenziali e autenticazione biometrica. Tuttavia va detto che Secure Lock potrà essere attivato soltanto per le app di sistema con accesso al nuovo permesso MANAGE_SECURE_LOCK_DEVICE. La prima della lista è proprio Find Hub di Google: alla sua base c’è Google Play Services, che già vanta il permesso menzionato. Insomma, Secure Lock spunterà verosimilmente tra gli strumenti offerti da Funzioni Trova, con tanto di messaggio personalizzato da far comparire nella schermata di blocco dello smartphone in caso di furto o smarrimento.