I governi di tutto il mondo continuano ad incrementare le richieste sui dati personali e sulle informazioni di alcuni utenti presenti su Facebook.

A rendere nota questa notizia è stata la stessa azienda di Mark Zuckerberg che nel suo Trasparency Report ha reso noti i dati riguardanti le richieste ricevute da tutti i governi del mondo circa alcune informazioni sugli utenti iscritti al noto social network. A livello globale c’è stato un incremento del 27% rispetto al semestre precedente, mentre le richieste in Italia nel primo semestre dell’anno sono state circa 1.900 relative a 2.800 account, le quali sono state esaudite solamente nel 56% dei casi.

Diminuite dell’83%, invece, le richieste degli enti governativi sulla limitazione dell’accesso a contenuti che violano le leggi locali, in quanto sono passate da 55.827 a 9.663. L’azienda di Menlo Park informa anche che conserva per 90 giorni le informazioni sugli utenti cui pendono indagini penali. Queste richieste in Italia sono state 606 su 909 account, mentre a livello globale sono ammontate a 38.675 relative a 67.129 account.

Voi vi sentite tutelati o no?