Google ATAP rappresenta quella branca dell’azienda che si occupa di ideare progetti interessanti e talvolta sbalorditivi, tra cui abbiamo sicuramente conosciuto tutti noi il prossimo smartphone modulare noto come Project Ara o la fotorilevazione degli ambienti 3D del Project Tango.

In un mondo come quello moderno, in cui tutto viaggia alla velocità della luce e la tecnologia si evolve con una rapidità strabiliante, Eric Schmidt ha spiegato che uno degli aspetti fondamentali per motivare i vari team che lavorano presso l’ATAP è proprio il tempo. Per questo motivo, ai progetti sono dati dei tempi massimi di due anni, dopo i quali viene deciso il destino degli stessi, i quali possono essere cestinati qualora non si reputi di aver ottenuto dei risultati soddisfacenti, oppure portati avanti, o ancora venduti a terzi.

Queste tempistiche, che a taluni possono apparire alquanto ristrette, sono in realtà assai importanti; grazie a tempistiche tanto brevi, i progettisti si impegnano al massimo per dare il loro meglio, così si ottiene maggiore efficienza e, cosa fondamentale non si investono fondi e risorse inutili in progetti futili o mal riusciti. In questo modo Google riesce a smistare ciò che vale davvero da ciò che non è poi così importante, risparmiando tempo e denaro.

Le parole di Eric Schmidt, rilasciate in un’intervista recente, parlano chiaro:

We like this model because it puts pressure on people to perform and do relevant things or stop. I’ve spent an awful lot of time on projects that never end and products that would never ship.

Se il problema di ATAP è il tempo, quello di Project ARA, che ha ormai tutta l’intenzione di presentare il prodotto sul mercato, è di ideare diversi moduli. A farlo ci sta pensando Yezz, un’azienda che sta collaborando a stretto contatto con Google e che ha annunciato nel corso del MWC 2015 di avere quasi 100 progetti tra le mani.

Per il momento sono soltanto concept, ma le idee sono molto intriganti e tra queste ne troviamo alcune davvero geniali. Addirittura, ce n’è una che riguarda un modulo display composto di una membrana elastica in grado di deformarsi tramite impulsi elettrici e produrre, così, le forme tipiche della scrittura braille, consentendo agli ipovedenti di poter “leggere” anche i siti web per la prima volta in assoluto!

Yezz ha promesso anche un modulo dedicato all’auto, anzi due. Uno sostituirà il classico telecomando, mentre l’altro sarà in grado di rilevare eventuali difetti della stessa collegandosi in qualche modo alla centralina, ma tutto ciò soltanto per auto configurabili in questo senso. Insomma, non vi aspettate di riuscire a controllare con il vostro smartphone la vostra vecchia Fiat 127!

Siamo convinti che, come noi, anche voi non siete più nella pelle per l’attesa di conoscere data di uscita e specifiche dei vari moduli. Siamo comunque altrettanto certi che non ci sarà da aspettare ancora molto, viste le chiare intenzioni dell’azienda californiana di immettere il dispositivo in commercio entro quest’anno.

Via 1, 2