Non ha retto l’impianto difensivo di TIM davanti al Giurì a seguito della vertenza promossa da Vodafone nei confronti dell’offerta Senza Limiti Platinum. La sentenza di condanna a seguito della quale TIM ha dovuto cessare la promozione dell’offerta risale al 9 novembre mentre la vertenza al 24 ottobre, ma solo oggi l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria ha reso nota la vicenda.

L’oggetto del contendere sono i gigabyte di traffico dati che TIM ha promosso come illimitati: tecnicamente lo sono per davvero ed è su questa constatazione che gli avvocati hanno articolato la difesa, ma ad essere a velocità piena sono solamente i primi 50 GB mentre la quota eccedente è limitata a 32 kbps.

Per cui, ha messo a verbale l’autorità, si è configurato un pregiudizio concorrenziale sia nei confronti di altri attori, come Vodafone che non pubblicizza come “illimitati” i pacchetti con 50 GB, sia nei confronti di altre offerte che spostano all’infinito la soglia mensile per usufruire della connessione ad internet.

Uno di questi è proprio TIM, che per i clienti TIM Party ha messo a disposizione un pacchetto davvero senza limiti di “Giga” pubblicizzandolo come “illimitato” e affibbiando dunque al medesimo termine due significati diversi.

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