Google Pixel 6A è arrivato sul mercato e, a dispetto di quanto è successo col lancio di Pixel 6 e Pixel 6 Pro, l’Italia rientra fra i primi paesi a commercializzarlo. Noi lo abbiamo soprannominato “il ritorno del pixellino” perché dopo una piccola parentesi rappresentata dal Pixel 5a, l’azienda di Mountain View è tornata a pensare questa gamma come una serie non solo più economica ma anche più compatta, formato sempre più raro.

Google Pixel 6A dunque condivide il design e alcune caratteristiche tecniche coi due fratelli maggiori, Pixel 6 e Pixel 6 Pro, mentre in altri punti è più conservativo. Vi diciamo tutto in questa recensione.

Video recensione di Google Pixel 6A

Design & Ergonomia

Primo punto di forza di Google Pixel 6A è il design che ricalca al 90% quello di Google Pixel 6 e Google Pixel 6 Pro ma date le dimensioni più compatte è meno spigoloso e strano. La camera bar ad esempio, che resta anche su questo modello, sporge molto meno dal retro e questo più piacevole sia da vedere che da toccare mentre si utilizza. Oltre che più compatto però è anche più leggero: misura 152.2 x 71.8 x 8.9 mm e pesa 178 grammi, il giusto per un utilizzo ad una sola mano senza sacrificare eccessivamente l’aspetto multimediale.

A tal proposito frontalmente c’è un buon display da 6.1” OLED con risoluzione FullHD+ e refresh rate a “solo” 60 Hz. Davvero inspiegabile il motivo per cui Google abbia optato per una frequenza di aggiornamento ormai superata ma la notizia positiva è che comunque non è affatto male, complice anche l’innumerevole quantità di animazioni nuove nel sistema operativo. L’audio poi è offerto da due speaker in altoparlante per una resa stereo assolutamente di livello superiore rispetto alla concorrenza sulla stessa fascia di prezzo, e poco inferiore a ciò che offre Pixel 6.

Rispetto ai due fratelli maggiori la rinuncia principale è l’assenza della ricarica wireless, seppur sia da sottolineare anche la piccola differenza di resistenza ad acqua e polvere essendo certificato IP67 invece di IP68 (comunque un buon livello).

Funzionalità

In termini di connettività è presente il Wi-Fi 6e, il Bluetooth 5.2 a doppia antenna per una connessione più solida, ogni tipo di GPS e anche il supporto alle reti 5G. Gli manca solo un filo di ricezione in più risultando meno convincente rispetto alla concorrenza.

Dal punto di vista software invece arriva sul mercato con Android 12 e interfaccia Material You e ovviamente è uno dei primi smartphone ad aggionarsi ad Android 13, già disponibile tra l’altro come aggiornamento OTA. Il punto nevralgico di questo smartphone, così come per il 6 e 6 Pro, è l’intelligenza artificiale, offerta e sviluppata da Google con il suo nuovissimo processore Google Tensor.

Anche Google Pixel 6a infatti cerca di capire cosa succede attorno a lui e soprattutto cerca di migliorarsi e offrire nuove funzionalità nel tempo, imparando dalle nostre abitudini. Ne è un esempio il miglioramento della durata della batteria giorno dopo giorni.

Non mancano poi le varie chicche come la Gomma Magica nell’applicazione di Google Foto per rimuovere elementi di disturbo dalle fotografie o la Traduzione Live quando riceviamo un messaggio in un’altra lingue, tutte funzionalità molto pratiche e semplici da utilizzare.

Prestazioni

Dal punto di vista tecnico, il processore Google Tensor è composto da una CPU Octa Core composta da 2 big Core X1, 2 medium Core A76 e 4 small Core A55, una GPU a 20 core, una TPU per il machine learning, il Content hub per il machine learning a ridotte risorse energetiche, poi c’è l’immancabile ISP per la fotografia computazionale e il Security core per il Titan M2. Nota di merito per il Security core che si interfaccia con il chip Titan M2 esterno al SoC Tensor per aumentarne la sicurezza.

Comportandosi ottimamente su Google Pixel 6 e Pixel 6 Pro non avevamo alcun dubbio che avrebbe saputo farsi valere anche su questo Pixel 6A, e così è stato. Tutto scorre in maniera rapidissima, c’è una fluidità di sistema di altissimo livello, non si vede quasi mai un frame perso per strada eppure il sistema è ricco di animazioni, feedback aptici e suoni di sistema da far impallidire anche il più maniaco delle finezze estetiche.

Ribadiamo ancora una volta che non si tratta del processore più potente in circolazione e a Google della potenza nuda e cruda sembra interessare poco, aspira più ad avere un chip efficiente e intelligente.

Fotocamera

Nella camera bar sul retro sono stati posizionati dei sensori fotografici che conosciamo molto bene, forse troppo. Sono infatti gli stessi che abbiamo apprezzato su diverse generazioni di Pixel, addirittura da Pixel 2 XL. Parliamo di un 12 megapixel stabilizzato otticamente per la fotocamera principale e un 8 megapixel per la fotocamera ultra-grandangolare.

Complessivamente il risultato è buono e la principale causa di questo giudizio positivo è la Google Camera che, con un buon impiego di intelligenza artificiale e algoritmi ben lavorati, permette di ottenere sempre una fotografia promossa. La scelta di questi sensori fotografici dunque risulta stonare solo per il non aver osato, come fatto invece su Pixel 6 e 6 Pro, che per i risultati. La resa è buona anche in ambienti scarsamente illuminati al netto della fotocamera ultra-grandangolare che in questo caso presenta vistoso rumore d’immagine.

Stessa sensazione in ambito video, bene ma non eccezionale il 4K, molto ben fatte le varie modalità di stabilizzazione.

Batteria & Autonomia

Anche la durata della batteria da 4410 mAh è influenzata da algoritmi vari e complessivamente è più che soddisfacente. Con un utilizzo blando si può arrivare oltre la giornata di utilizzo mentre con un utilizzo intenso si arriva a sera. In media circa 5-6 ore di schermo acceso. Niente di speciale invece la velocità di ricarica pari a 18W.

In conclusione

Google Pixel 6A non è uno smartphone perfetto ma risulta una valida alternativa fra gli smartphone compatti, merce rara sul mercato. Il suo prezzo di listino però, pari a 459 Euro, non è particolarmente competitivo e viene difficile preferirlo rispetto a Google Pixel 6 che è possibile trovarlo a soli 100 Euro in più.

Se però ritenete tale differenza importante a fronte delle differenze tecniche, riassumibili in:

  • ricarica wireless;
  • certificazione IP68 invece che IP67;
  • velocità di ricarica a 33W invece che 18W;
  • nuovi sensori fotografici;
  • frequenza di aggiornamento del display a 90 Hz;

allora Pixel 6A potrebbe fare effettivamente al caso vostro, soprattutto se alla ricerca di uno prodotto ancora più compatto. Potete acquistarlo su Amazon dove è disponibile fin dal lancio.

Indubbiamente però, il suo prezzo ideale (al quale vi consigliamo di farlo vostro quando in offerta) sarebbe intorno ai 329 Euro.

Pagella

9.0
Design
8.5
Funzionalità
9.2
Prestazioni
8.0
Fotocamera
8.0
Batteria
8.0