Recensione Dreame H12 Pro – A distanza di quasi sei mesi da Dreame H12, di cui potete leggere la nostra recensione completaDreame Technology torna sul mercato con un nuovo aspiraliquidi e aspirapolvere (ma potete chiamarla anche lavapavimenti) che porta alcune migliorie rispetto al modello precedente.

Si chiama Dreame H12 Pro e, grazie ai feedback degli utenti, introduce alcune novità che vanno a migliorare i pochi punti deboli di H12, che rimane comunque una tra le migliori soluzioni disponibili sul mercato. Ho dunque provato il nuovo aspiraliquidi e aspirapolvere per diverse settimane, tanto che ormai non riesco più a restare senza, e oggi è giunto il momento di parlarvene in maniera approfondita.

Qualità costruttiva impeccabile

La sensazione che si ha aprendo la confezione di vendita e spacchettando i vari componenti, è quella di una elevata qualità, percepibile anche dagli imballi. Ogni elemento va al proprio posto con un piacevole ‘clic’, le plastiche sono di qualità e tutti gli elementi lucidi sono coperti da pellicole protettive per ridurre il rischio di graffi durante l’imballo e il trasporto.

L’assemblaggio è davvero semplicissimo, visto che è sufficiente inserire l’impugnatura nel corpo macchina, applicare un paio di supporti alla base di ricarica e il gioco è fatto. Tutto è decisamente solido, inclusa la base di ricarica che non è il solito guscio di plastica leggero e flessibile e presto vi spiegherò il perché.

A differenza del modello precedente, dove i due serbatoio erano posizionati nella parte frontale, Dreame H12 Pro adotta un grande serbatoio frontale per l’acqua sporca e uno più lungo e sottile nella parte posteriore. Non cambia la capacità, 900 ml per l’acqua pulita e 700 ml per quella sporca, ma ne trae beneficio il design, a mio avviso più pulito e gradevole.

Decisamente comoda l’impugnatura con tre pulsanti che permettono di gestire tutte le operazioni. Quello posto sulla parte alta serve per avviare la pulizia automatica, ma ve ne parlo nel dettaglio nel paragrafo dedicato alle novità, mentre sulla parte frontale troviamo il tasto di accensione e quello che permette di cambiare modalità di pulizia.

Funzionamento ineccepibile

Quello che mi è particolarmente piaciuto di Dreame H12 Pro è la maneggevolezza estrema, unita a una leggerezza senza pari nell’utilizzo. La spazzola motorizzata infatti esercita una funzione di trazione, per cui bastano davvero due dita per controllarla. Lo snodo tra il corpo macchina e la spazzola è di qualità, molto morbido per consentire di arrivare bene anche negli angoli. Resta difficile solo pulire sotto i mobili, come il letto o i mobili in cucina, ma rispetto ad altri modelli qui si arriva a una ventina di centimetri dal bordo, un buon compromesso per ottenere una pulizia approfondita.

Una volta riempito il serbatoio con acqua calda, solitamente mi sono limitato ad acqua a 40-50 gradi, basta aggiungere un po’ di soluzione detergente, seguendo le indicazioni sul flacone presente nella confezione di vendita, basta accendere il dispositivo per essere pronti all’uso.

Seguendo uno schema ormai consolidato, per avviare la pulizia è necessario inclinare all’indietro il corpo macchina, avendo l’accortezza di appoggiare leggermente un piede sulla spazzola, per evitare che si alzi. Allo stesso modo quando volete fermarvi è sufficiente riportare il corpo macchina in posizione verticale per interrompere la pulizia. L’attenzione per i dettagli posta da Dreame nella progettazione si vede anche in questo caso: la spazzola si ferma ma l’aspirazione continua ancora per qualche secondo, così da evitare sgocciolamenti e piccole pozze d’acqua.

Anche se è possibile aspirare a secco, ritengo che utilizzare anche l’acqua sia imprescindibile per ottenere una pulizia davvero ottima. Anche le macchie più ostinate non hanno scampo, basta lasciare la spazzola sopra allo sporco per un paio di secondi e tutto finirà nel serbatoio dello sporco.

Grazie al pulsante presente sull’impugnatura è possibile scegliere una delle tre modalità di funzionamento. Quella automatica regola in maniera autonoma la forza di aspirazione, la rotazione della spazzola e la quantità di acqua utilizzata, adattandosi allo sporco presente sul pavimento, ottimizzando quindi i consumi.

La modalità di aspirazione è indicata quando dovete solamente raccogliere i liquidi e interrompe il flusso d’acqua sul rullo limitandosi ad aspirare quello che si trova sul pavimento. Ottima per raccogliere bibite, acqua o altri liquidi caduti sul pavimento senza allargare la macchia. Al termine dell’aspirazione è consigliabile tornare alla modalità di lavaggio per essere sicuri di aver tolto residui di zucchero o grasso ed evitare ulteriori problemi.

La terza modalità, denominata Ultra, richiede una breve procedura che dura una ventina di secondi, per elettrolizzare l’acqua, al fine di migliorare l’efficacia della pulizia con una sorta di disinfettante naturale.

La modalità attiva è visibile sul grande schermo, posto al di sopra del motore, che mostra numerose informazioni. Oltre alle cinque icone, tre per la pulizia e due per il lavaggio automatico, è presente un cerchio esterno, il cui colore indica il livello dello sporco sul pavimento. È ben visibile la percentuale di carica residua mentre alcune icone rosse segnalano quando è necessario intervenire sui due serbatoi ed eventuali inceppamenti della spazzola o nei condotti di aspirazione.

Sul modello precedente erano presenti i messaggi vocali (solo in lingua inglese), che fornivano un valido aiuto all’utente, ma con Dreame H12 Pro è stato fatto un ulteriore passo in avanti. È infatti possibile scegliere la lingua preferita, tra cui anche l’italiano, ma anche regolare il volume dei messaggi per non dare fastidio, oppure silenziarli del tutto, soluzione perfetta per chi non vuole distrazioni.

Va detto inoltre che la rumorosità è molto contenuta, anche utilizzando il dispositivo alla massima potenza e con la funzione di lavaggio inserita. Non risulta mai fastidiosa, permettendo così di utilizzare la lavapavimenti senza disturbare nessuno.

Novità fondamentali

Fin qui tutto bene, ma le piccole novità potrebbero non essere sufficienti a giustificare l’esistenza di una versione Pro. In realtà ho tenuto il meglio per questo paragrafo, nel quale vi parlo meglio di quelle che sono le novità più significative, che rendono Dreame H12 Pro una spanna sopra il predecessore e la concorrenza attuale.

La novità più importante riguarda senza dubbio la spazzola motorizzata, che dispone di un design edge-to-edge per pulire su entrambi i lati fino al bordo delle pareti. Il modello precedente aveva una ottimizzazione inferiore, lasciando qualche centimetro sul lato in cui è posizionato il motore.

La variante Pro invece lascia meno di un centimetro per parte, un risultato davvero ottimo, che consente di raggiungere un livello di pulizia superiore. Diventa quindi più semplice pulire negli angoli e lungo i battiscopa, riducendo ai minimi termini la necessità di utilizzare un mocio tradizionale, da utilizzare solo sotto a qualche mobile.

La protezione nella parte frontale della spazzola lascia inoltre lo spazio per arrivare quasi a filo della parete riducendo ulteriormente la necessità di ricorrere ad altre soluzioni. Nel corso delle settimane di prova ho evitato di utilizzare il mocio lungo il battiscopa e anche con un’analisi attenta non ho notato segni di sporco, a testimonianza della validità della soluzione Dreame.

Resta la difficoltà di utilizzare H12 Pro in spazi troppo stretti, in particolare in bagno, ma se avete i sanitari sospesi e i mobili a filo col pavimento, avrete risolto buona parte dei vostri problemi.

La seconda novità è forse meno visibile ma a mio avviso è ancora più importante. La base di ricarica, come vi ho anticipato, non è il solito guscio di plastica per facilitare il lavaggio della spazzola principale, ma integra una soluzione inedita. Oltre a ricaricare la batteria interna, cosa che faceva anche il modello precedente, si occupa di asciugare la spazzola.

La procedura di lavaggio è quella tradizionale: utilizzando l’acqua pulita presente nel serbatoio (assicuratevi che il livello supero quello minimo indicato) viene risciacquato più volte il rullo, con movimenti in entrambi i sensi, e viene aspirata l’acqua per ripulire anche i condotti interni. Il processo richiede un paio di minuti e una batteria residua superiore al 15%.

Al termine del lavaggio dalla base esce aria riscaldata a 55 gradi, per asciugare completamente il rullo ed evitare la formazione di muffe e di cattivi odori. Il produttore parla di circa 90 minuti ma nei miei test l’operazione ha richiesto quasi sempre un’ora, anche dopo sessioni di lavaggio di circa 30-40 minuti, sfruttando quindi al massimo la batteria.

A questo proposito, grazie alla modalità automatica, ho quasi sempre superato i 35 minuti indicati dal produttore, con aspirazione e lavaggio sempre attivi, arrivando senza problemi a 45 minuti di utilizzo prima di dover ricaricare la batteria. Anche in questo caso i tempi sono stati inferiori a quanto indicato, circa 3 ore con asciugatura della spazzola inclusa.

Il serbatoio da 900 ml mi ha permesso di pulire senza problemi cucina e soggiorno, che in casa mia superano complessivamente i 40 metri quadri, e lo stesso si può dire per il serbatoio dell’acqua sporca. Per pulire l’intera abitazione, circa 80 metri quadri, mi è sempre bastato fare un pieno e uno svuotamento aggiuntivo oltre a quelli iniziali, un risultato decisamente soddisfacente.

Tornando al processo di asciugatura, sono rimasto davvero colpito dalla bontà dei sensori di umidità: anche passando un pezzo di carta da cucina non ho trovato la minima traccia di umidità, e anche la base di ricarica è sempre stata asciutta. Niente muffe, niente cattivi odori e niente necessità di smontare le parti a mano per asciugare tutto.

Anche la qualità della pulizia automatica è eccellente: ho provato a rimuovere la spazzola per vedere se fosse rimasto qualche residuo, anche dopo aver raccolto sporco difficile, ma ho trovato solo qualche pelucco lasciato dalla spazzola, niente capelli o altri detriti.

Un plauso anche agli ingegneri che sono riusciti a ottimizzare i pesi, rendendo questo Dreame H12 Pro più leggero e maneggevole che mai. Anche con i serbatoi pieni è facile trasportarlo con una sola mano, sulle scale o in giro per la casa.

In conclusione

Negli ultimi anni ho provato numerose lavapavimenti ma devo dire che questa Dreame H12 Pro è riuscita a sorprendermi per la sua elevata qualità, le sue tantissime funzioni e le novità che, seppur a un primo sguardo possano sembrare piccole, sono davvero fondamentali per migliorare una esperienza di pulizia già molto positiva.

Qualcuno potrebbe pensare che un aspiraliquidi/aspirapolvere sia sostanzialmente inutile possedendo già un robot aspirapolvere in grado di lavare i pavimenti, ma vi posso assicurare che siamo su due livelli completamente diversi. Un robottino può rimuovere qualche macchia leggera e difficilmente raggiunge gli angoli e i bordi delle pareti con il suo panno o con i moci. Dreame H12 arriva quasi dappertutto e dove pulisce lo fa con cura e precisione, con qualsiasi tipo di macchia, sporco e liquido vi sia caduto. Con un detergente che assicura la massima igiene in ogni situazione.

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