Sony ha da poco pubblicato i propri bilanci consolidati dell’ultimo trimestre, chiuso il 31 dicembre 2015. Dai dati estrapolati, si nota come l’azienda giapponese abbia avuto un aumento dei profitti in tale periodo del 2015, riportando un utile netto pari a un miliardo di dollari su un fatturato totale di 21,5 miliardi di dollari, con una crescita rispettivamente del 33,5% e 0,5% rispetto all’anno precedente. Il reddito operativo è cresciuto dell’11%.

Secondo il sondaggio eseguito da FactSet, tali risultati sono superiori a quelli attesi dagli analisti. La crescita nel terzo trimestre, anticipata dalla ripresa del periodo precedente, è stata accompagnata da un profitto pari a 280 milioni di dollari. Tuttavia, all’azienda continua a far paura il rallentamento del settore mobile.


Per tale settore, nel periodo considerato, si è assistito ad una diminuzione del fatturato di 3,2 miliardi di dollari, pari al 14,7%. Il reddito operativo è invece cresciuto del 133%, raggiungendo un valore di 201 milioni di dollari. La diminuzione è derivata dalla crisi del segmento degli smartphone a livello mondiale. In questo senso, l’azienda ha preferito rallentare la produzione e gli investimenti in comunicazione promozionale, passando a modelli ad alto valore aggiunto che hanno permesso un aumento del reddito operativo.

Il contraccolpo dato dalla diminuzione delle vendite degli smartphone, hanno influenzato anche il ramo dell’azienda che si occupa della produzione dei sensori fotografici e di batterie, componenti utilizzati da un gran numero di produttori sul mercato. Si è avuta infatti una perdita di 97 milioni di dollari con ricavi scesi del 12,6%.

Il ramo gaming invece continua ad avere successo grazie a PlayStation, con un aumento delle entrate del 10% che ha portato il reddito operativo a 335 milioni, con un aumento del 45%. In calo i ricavi del settore dell’imaging, riguardante le macchine fotografiche, e dell’home entertainment, accompagnati tuttavia da un aumento del reddito operativo di circa il 20% per entrambi. I rami della musica e delle immagini hanno visto un miglioramento delle proprie performance generali, rispettivamente dell’8 e del 29%.

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