Proprio come abbiamo visto lo scorso Settembre 2013 su Galaxy Note 3 anche su Galaxy S5 è presente un blocco regionale, ma stavolta Samsung sembra averla fatta grossa. Se su Galaxy Note 3 il metodo di sblocco sembrava invasivo – cioè accendere il terminale con una SIM “idonea” inserita per cinque minuti, più avanti vedremo cosa si intende per idonea – su Galaxy S5 non solo lo si dovrà accendere con una SIM ad esempio europea, ma anche accumulare ben 5 minuti di chiamate complessivamente.

Questo è quanto si può leggere nell’avviso applicato sulla confezione di Galaxy S5:

Modello europeo: Questo prodotto dev’essere attivato con una scheda SIM di un operatore Europeo. (come definito dall’EU/EEA, la Svizzera ed i seguenti stati non fanno parte dell’EEA: Albania, Andorra, Bosnia ed Erzegovina, Former Yugoslav Republic of Macedonia (F.Y.R.O.M), Monaco, Montenegro, San Marino, Serbia and Vatican City.) Per utilizzare [Galaxy S5] con una scheda SIM di un altro operatore, è necessario effettuare cinque minuti di chiamate cumulativamente con una scheda SIM di un operatore europeo.

Quindi, quanto fatto su Galaxy Note , cioè l’attivazione del terminale con una scheda SIM di un operatore dello stesso Paese in cui è stato acquistato lo smartphone, è stato “aggravato” su Galaxy S5. Questo, di per sé, non è niente di grave per l’utente finale che acquista lo smartphone al fine di usarlo. C’è chi pensa che sia un errore ripetuto, chi invece giustifica Samsung. Voi che ne pensate?

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