Il nuovo Samsung Galaxy Note 7 arriva sul mercato con ben 64 GB di spazio d’archiviazione e non si può nascondere che si tratta di un notevole passo in avanti rispetto alla precedente versione (32 GB). Ma come si comporta in fase di lettura e scrittura della memoria? Ce lo dice GSMArena.com che ha effettuato una serie di benchmark con e senza microSD (per i test è stata usata una Transcend da 32 GB Classe 10 UHS-I)

Prima di passare ai risultati, vi ricordiamo che il Galaxy Note 7 utilizza lo standard di memoria UFS 2.0 introdotto col Galaxy S6, il quale è notevolmente più veloce rispetto allo standard eMMC comunemente utilizzato negli smartphone ed estremamente più veloce rispetto alle microSD.

I test sulla lettura e scrittura sequenziale (sequential read e sequential write) hanno da subito messo in evidenza l’enorme divario di velocità che c’è tra la memoria interna e la microSD. In particolare, in fase di lettura abbiamo una velocità ben 6 volte maggiore rispetto alla lettura da microSD. La situazione è più o meno simile anche in fase di scrittura (7 volte maggiore).

da GSMArena.com

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Ciò che ci stupisce davvero sono i risultati sulle letture e scritture casuali (IOPS) che sostanzialmente rivelano la velocità di accesso alla memoria in base agli input dell’utente. In entrambi i casi, il Galaxy Note 7 è di poco inferiore alle performance del Galaxy S7, ma notevolmente inferiore rispetto al Galaxy Note 5. I test con microSD, per ovvie ragioni, hanno restituito pessimi risultati (le schede di memoria sono pensate principalmente per leggere e scrivere file multimediali).

da GSMArena.com

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Ciò detto, quando vi è la possibilità di spostare un’applicazione o un videogioco sulla microSD, non è detto che questa risulti sempre più lenta. Infatti, in alcuni casi, le differenze potrebbero essere davvero sottili, pertanto il consiglio è di fare le vostre prove e giudicare in base alle vostre esigenze.