La decisione di Samsung di rinunciare al processore Qualcomm Snapdragon 810 in favore di una soluzione interna, basata su Exynos 7420, non andrà ad influire sui rapporti tra le due società. Queste le dichiarazioni di Tim McDonough, Vice Presidente del Marketing della società californiana.

Qualcuno avrebbe potuto ipotizzare che la scelta di Samsung avrebbe in qualche modo portato ad una rottura tra le due società, mentre Qualcom incassa il colpo e continua il proprio lavoro. Qualcomm sta lavorando per ridurre i problemi legati all’eccessivo calore prodotto dal nuovo SoC, evidenziati anche dalla gestione effettuata da LG con G Flex 2

“Non riusciamo ad aggiudicarci la fornitura del SoC per ogni smartphone prodotto ed è una cosa normale per noi. Siamo fieri ed orgogliosi dei nostri prodotti ma abbiamo l’umiltà necessaria a realizzare che non possiamo vincere sempre. Se pianificassimo di ottenere il cento per cento dei successi, ci sbaglieremmo di frequente.”

Il rapporto tra Qualcomm e i suoi clienti non si limita ad un dispositivo alla volta ma copre diversi smartphone in simultanea. Se Qualcomm non fornisce il SoC per uno smartphone di Samsung, continuerà comunque a fornirlo per molti altri dispositivi. Sembra quindi chiaro che la scelta di Samsung non influirà sui rapporti tra le due società.

“In alcuni casi il tempismo è essenziale, se non possiamo garantire una adeguata fornitura in relazione alle richieste del cliente, è normale che quest’ultimo cerchi altre soluzioni”

In questo caso hanno pesato i problemi di eccessivo calore di Snapdragon 810 e i tempi prospettati da Qualcomm per ridisegnare il SoC, incompatibili con le tempistiche di Samsung. Qualcomm avrà forse maggior fortuna col prossimo flagship di Samsung.

Via