Lo scorso anno è stato piuttosto particolare per quanto riguarda i processori per dispositivi mobili: ci si aspettava un ottimo (ulteriore) passo avanti per Qualcomm e il suo Snapdragon 810, dopo il successo di 805 e in particolare dell’ancora attuale e performante 801, ma i problemi (soprattutto iniziali) di surriscaldamento e throttling ne hanno un po’ inficiato il successo. Sia chiaro, l’ultimo SoC di Qualcomm si comporta comunque molto bene sui dispositivi che lo montano (per fare due esempi, Nexus 6P e OnePlus 2 non hanno mai mostrato problemi di temperatura, ma anche device che all’inizio ne soffrivano, come LG G Flex 2, sembrano ora funzionare più che adeguatamente).

Anche Nvidia si è data da fare nel 2015, ma i suoi processori Tegra X1 sono presenti soltanto sullo Shield Android TV Box e il tablet di Google, Pixel C.  Per quanto riguarda MediaTek, anch’essa è certamente in costante miglioramento, ma risulta ancora una realtà troppo “piccola” per competere con i processori top di gamma più “costosi”.

Approfittando di tutto ciò a “prevalere” è stata Samsung, che con il suo Exynos 7420 (SoC di Galaxy S6) ottiene il premio come miglior processore mobile del mercato per l’anno 2015 (nel 2014 è toccato a Nvidia Tegra K1), almeno secondo il Linley Group, uno dei maggiori esperti nel mercato dei semiconduttori.

Vittoria di consolazione per Qualcomm e il suo modem LTE Snapdragon X12 (che sarà integrato nel nuovo Snadragon 820), che ottiene il “massimo dei voti” nella sezione dedicata.

Il 2016 si prospetta incandescente (speriamo non per le temperature) perché Samsung non ha nessuna intenzione di adagiarsi sugli allori e sta lavorando al nuovo Exynos 8890 per contrastare il prossimo top del “rivale” (e partner) Qualcomm.

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