Recensione Xiaomi Mi 6 – Xiaomi per il suo modello di punta di inizio 2017 ha deciso di non puntare su un display innovativo come fatto da altri competitor, ma di giocare la carta del miglior hardware presente sul mercato, ovviamente tenendo un prezzo contenuto. Ma basterà per guadagnarsi un posto nell’Olimpo degli smartphone?

Ringraziamo GrossoShop.net per averci fornito questo sample, e andiamo a scoprire insieme ogni dettaglio nella nostra recensione di Xiaomi Mi 6.

Video Recensione di Xiaomi Mi 6

Hardware & Connettività

Xiaomi Mi 6 ha un hardware che non ha nulla da invidiare a nessuno: SoC Qualcomm Snapdragon 835, octa-core con frequenza massima di 2,45 GHz, accompagnato dalla GPU Adreno 540, 6 GB di RAM  LPDDR4 e 64 o 128 GB di memoria interna UFS 2.0 non espandibile.

Parte Telefonica & Antenne

La connettività è di ottimo livello con WiFi 802.11 a/b/g/n/ac Dual Band, WiFi Hotspot e Tethering, supporto a due NanoSIM con tecnologia DSDS, NFC e anche Bluetooth 5.0, che permette di collegare più periferiche contemporaneamente. Grande assente la banda 20 del 4G LTE, che porta a non poter sfruttare il 4G principalmente per i clienti Wind. A parte questo comunque la ricezione dati è priva di incertezze o disconnessioni. Buona la parte telefonica, con la capsula audio con un volume massimo fin troppo elevato.

In quanto a geolocalizzazione sono presenti le tecnologie A-GPS, Glonass e BDS, con un fix veloce della posizione e senza altre incertezze da segnalare.

Design, Ergonomia & Materiali

Un aspetto importante della recensione di Xiaomi Mi 6 è senza dubbio la qualità costruttiva. A livello di design non ci sono stati stravolgimenti rispetto a Mi 5, con anche la disposizione degli elementi totalmente invariata. Questo nuovo modello però enfatizza ancor di più le curve e i bordi in metallo sono ora più stondati per fondersi in maniera impercettibile con il vetro posteriore e con il vetro anteriore 2.5D.

Ciò inficia sull’ergonomia di uno smartphone che di per sé sarebbe abbastanza compatto, viste le dimensioni di 145,2 x 70,5 x 7,5 mm, rendendolo particolarmente scivoloso. A ciò si aggiunge inoltre un peso di 168 grammi che in un corpo così piccolo si fa sentire particolarmente sul polso.

L’unica differenza nella disposizione degli elementi rispetto a Mi 5 è nel connettore audio: il jack da 3,5 mm è assente su Mi 6. In confezione è compreso un adattatore USB Type-C a jack, ma ciò potrebbe non essere la soluzione preferita da molti utenti. In compenso sulla parte alta c’è un trasmettitore ad infrarossi.

Rispetto a Mi 5 il tasto home centrale è ora solamente incavato e non premibile, ma continua ad integrare un lettore di impronte: la velocità di sblocco è elevata, ma l’accuratezza pecca un po’ e ogni tanto è necessario provare due volte a sbloccare prima di avere successo.

Display, Audio & Multimedia

Il display di Xiaomi Mi 6 sulla carta è lo stesso pannello da 5,15 pollici IPS FullHD già visto su Mi 5. L’azienda cinese ha deciso di non passare anche al QHD, ma tale scelta per me è giustificata da colori naturali e brillanti, un’ottima luminosità e angoli di visuale praticamente perfetti. Rispetto a Mi 5 i neri sono leggermente più profondi, pur rimanendo presente il divario con un AMOLED, e nel complesso si tratta di un ottimo pannello anche se sicuramente non il migliore sul mercato.

Per quanto riguarda l’audio è presente un altoparlante mono sul fondo, che lavora però in sinergia con la capsula audio per fornire un’esperienza stereo frontale. La capsula audio non ha lo stesso apporto che avrebbe un secondo speaker frontale, ma nel complesso il volume è abbastanza elevato e il suono corposo.

Fotocamera

Xiaomi Mi 6 conta di due sensori da 12 megapixel, uno wide da 27 mm f/1.8 e con stabilizzazione ottica a 4 assi, l’altro tele da 52 mm f/2.6, accompagnati ovviamente da un doppio flash LED a due tonalità. Sul fronte invece si accontenta di una più semplice fotocamera da 8 megapixel, sprovvista di flash sia fisico che software.

L’implementazione software della doppia fotocamera si rifà a quella di iPhone 7 Plus: c’è un tasto per attivare lo zoom 2x, che sfrutterà la lente tele se la luminosità della scena è sufficiente, altrimenti farà semplicemente uno zoom digitale sulla lente wide. C’è poi la modalità ritratto che permette di ottenere un effetto bokeh accentuato scattando con la lente tele. In modalità manuale è comunque possibile forzare l’uso della lente tele anche quando c’è poca luce. Manca purtroppo un’opzione per l’HDR Automatico.

 

La qualità degli scatti è un passo avanti rispetto a cui ci ha abituato in passato Xiaomi, ma ancora non è al pari dei migliori top di gamma di inizio 2017. Di giorno i dettagli sono elevati, i colori ben bilanciati e i risultati ottenuti con zoom 2x e modalità ritratto sfruttando la lente tele sono di buon livello. Di notte però l’azienda cinese non ha ancora trovato l’algoritmo vincente, visto che il rumore si fa abbastanza elevato, i dettagli calano e soprattutto le sorgenti luminose lasciano dei fastidiosi aloni sull’immagine. Ovviamente quando la luce scarseggia la modalità ritratto restituisce risultati pessimi vista l’apertura solamente f/2.6 della lente.

I selfie sono di buon livello sia di giorno che di notte, ma limitati dal sensore e dall’assenza di flash. Per i video c’è la possibilità di registrare in 4K a 30 fps, con una buona stabilizzazione, una messa a fuoco veloce e una gestione della luce che convince.

Batteria & Autonomia

Nonostante l’hardware estremamente prestante, la batteria da 3350 mAh Li-Po dona a Xiaomi Mi 6 una buona autonomia: sono sempre riuscito ad arrivare a tarda serata senza problemi. Con un uso medio ho toccato le 6 ore e mezza di display attivo, mentre con un uso più intenso mi sono fermato a 5 ore di display.
Per la ricarica rapida è presente la tecnologia QuickCharge 3.0.

Software

A bordo di Xiaomi Mi 6 troviamo l’ormai classica MIUI 8, basata su Android 7.1.1 Nougat. Al momento attuale lo abbiamo testato con la ROM cinese a bordo e, in tale versione, MIUI 8 basata su Nougat, ha problemi con le Google Apps che risultano anche complicate da installare correttamente. Si tratta comunque solamente di un problema temporaneo, per il quale la soluzione è installare una ROM modificata o le future ROM globali, ma che potrebbe essere un problema per gli utenti meno esperti che volessero acquistarlo subito.

Non è presente il drawer delle applicazioni e le app preinstallate sono molte, di cui del bloatware cinese che però non è presente nella ROM globale. Molte sono però le utilità interessanti, tra cui anche la bussola, il registratore vocale e il telecomando a infrarossi. Di particolare importanza tra le app è il centro Sicurezza, dove è necessario fornire il permesso di autostart e disabilitare l’App Battery Saver per le app da cui si necessita di ricevere notifiche push. A proposito di app è inoltre possibile bloccare l’acceso ad alcune di esse tramite lettore di impronte o pattern con App Lock.

Tante sono anche le modalità di utilizzo dello smartphone: con la modalità bambino si può restringere l’uso dello smartphone a sole alcune app selezionate, in modalità non disturbare è invece possibile impostare degli orari di quiete dalle notifiche programmandoli a determinate ore in selezionati giorni della settimana e per finire la modalità ad una mano permette tramite uno swipe dal pulsante home di ridurre la porzione di schermo attiva per operare più facilmente in mobilità.

Tante sono anche le funzioni presenti nel sistema, come ad esempio un’ottima gestione delle modalità di notifica, il doppio tocco per risvegliare lo schermo o ancora un cerchietto flottante chiamato Quick Ball con cui avere sempre a portata di mano varie scorciatoie. Le due più peculiari sono però Second Space, che permette di avere un secondo utente completamente separato dal primo, e Dual Apps che consente di utilizzare due istanze di una stessa app – molto comoda per gestire due utenti distinti nelle app di messaggistica.

Prestazioni

Xiaomi Mi 6 non teme assolutamente nulla in fatto di prestazioni. Grazie al processore prestante e alle memorie molto veloci il sistema gode di grande fluidità e reattività, con in particolare tempi di apertura delle app ridotti al minimo. Non ci sono mai incertezze di alcun tipo, nemmeno nella navigazione web su siti pesanti, mentre nel gaming con Real Racing 3 i dettagli sono ovviamente riprodotti al massimo e il framerate è elevato e costante.

Se messo sotto stress a lungo, specialmente se connesso in rete dati, Mi 6 va però a scaldare un po’ nella parte centrale, anche se non in maniera particolarmente eccessiva. Di seguito potete visionare gli impressionanti risultati ottenuti nei classici benchmark.

Conclusioni

Per concludere questa recensione di Xiaomi Mi 6, si tratta di uno smartphone concreto che offre il meglio che il mercato ha da dare in fatto di prestazioni ad un prezzo invitante, senza voler spingere troppo sull’acceleratore dell’innovazione. Attualmente ha ancora dei problemi software risolvibili, dovuti soprattutto all’utilizzo della ROM cinese, per cui è consigliato solo a chi ha le conoscenze per poter sistemare eventuali problemi, ma è sicuramente da tenere in considerazione anche per il futuro quando sarà un po’ più maturo.

Potete attualmente trovare Xiaomi Mi 6 ad un prezzo di 435€ per la versione da 64 GB o 520€ per quella da 128 GB su GrossoShop.net.

Pagella

9.0
Display
8.0
Ergonomia
9.8
Hardware
8.3
Software
8.6
Batteria
8.8
Fotocamera
9.0
Qualità/prezzo
9.6
Materiali
8.6
Audio
8.6
Esperienza Utente
8.9